Sabato scorso, presso la “Casa di Eracle”, sede dell’Associazione dei genitori dei bimbi nati prematuri “Eracle OdV” di Reggio Calabria, si è tenuta l’Assemblea nazionale del Coordinamento “Vivere ETS”, la rete che riunisce le associazioni di Neonatologia di tutta Italia. Un momento importante non solo per il rinnovo del Direttivo Nazionale, ma anche per riaffermare l’impegno condiviso verso la tutela dei diritti dei neonati prematuri e delle loro famiglie.
Nel corso dell’incontro, l’Avv. Martina Bruscagnin è stata confermata Presidente nazionale di “Vivere ETS”, e tra i nuovi membri del direttivo è stato nominato anche Arturo Callegari, Presidente dell’Associazione reggina, segno di un riconoscimento importante per il lavoro svolto sul territorio calabrese a sostegno dei piccoli nati pretermine.
Bruscagnin ha partecipato all’Assemblea in presenza, accompagnata da due rappresentanti dell’associazione “Colibrì” di Parma. Accanto a loro, oltre 20 associazioni collegate da remoto, hanno animato il dibattito online, protrattosi per l’intera mattinata. Interventi accorati, testimonianze, emozioni e condivisione del vissuto da parte di genitori che hanno affrontato l’esperienza della Terapia Intensiva Neonatale e che oggi si impegnano attivamente per sostenere chi, come loro, si trova ad affrontare il difficile percorso del ricovero del proprio neonato.
L’assemblea è stata occasione di confronto tra le associazioni aderenti, da Trento a Catania, tutte unite dalla volontà di garantire il pieno rispetto della Carta dei Diritti del Nato Prematuro, un documento che raccoglie dieci principi fondamentali per assicurare dignità, cura e supporto ai neonati prematuri e alle loro famiglie.
Tra i temi centrali discussi, uno in particolare ha suscitato attenzione e preoccupazione: l’accesso dei genitori alle TIN (Terapie Intensive Neonatali). Nonostante quanto stabilito dall’Articolo 4 della Carta – che riconosce al neonato prematuro il diritto al contatto immediato e continuo con la propria famiglia – ancora oggi, in molte strutture ospedaliere, l’accesso dei genitori è limitato. Le restrizioni, introdotte durante l’emergenza Covid-19, ma spesso preesistenti, permangono in alcuni reparti, con effetti negativi sul benessere emotivo e psicofisico dei bambini e dei genitori.
Le associazioni hanno ribadito che la presenza costante dei genitori non solo è un diritto, ma un elemento terapeutico fondamentale. Da un recente sondaggio condotto fra le associazioni aderenti, pur emergendo importanti criticità, è emerso un quadro incoraggiante in merito al libero accesso e alla “kangaroo therapy”, meglio conosciuta come “marsupio terapia”, una pratica che prevede il contatto diretto pelle-a-pelle tra il neonato ed il genitore. Questa pratica favorisce l’allattamento ed il benessere emotivo di entrambi, promuove la stabilità posturo-motoria, favorisce la maturazione dello sviluppo neurocomportamentale, migliora l’ossigenazione e la frequenza cardiaca, riduce i tempi di degenza del neonato prematuro. L’OMS consiglia fortemente l’introduzione di questa pratica non appena le condizioni del neonato lo permettono, per più tempo possibile e per tutto il tempo del ricovero. Ogni seduta di canguro-terapia non deve essere inferiore a un’ora e, per promuoverla adeguatamente, è indispensabile l’apertura delle Terapie Intensive Neonatali 24 ore al giorno, senza limiti di orario e con la partecipazione attiva delle madri. Virtuosi esempi provengono da alcune TIN, in prevalenza del Nord Italia, con accesso H24 e possibilità di ingresso anche per fratelli e nonni dei piccoli pazienti, nonché con alloggi per le mamme nelle prossimità del reparto.
L’incontro ha rafforzato l’impegno di “Vivere” e delle associazioni affiliate nel continuare a vigilare sul rispetto della Carta, sostenere le famiglie, dialogare con le istituzioni sanitarie e promuovere una cultura di accoglienza e umanizzazione delle cure neonatali.
L’assemblea di Reggio Calabria ha rappresentato, ancora una volta, un momento di coesione e rilancio, all’insegna della condivisione di buone pratiche, esperienze e progetti comuni per dare voce ai più piccoli tra i piccoli.