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La Città Metropolitana al “Villaggio Sud Agrifest-Festival della Cooperazione” di Taurianova

Falcomatà: "Facciamo la nostra parte, ma se la Regione adempisse all'obbligo di legge con il trasferimento delle funzioni, si potrebbe fare ancora di più"

di N L
«La Città Metropolitana fa tanto per le aziende dell’agroalimentare, ma molto di più potrebbe fare se solo la Regione Calabria concedesse le funzioni e le deleghe all’Agricoltura per quello che è un adempimento di legge e non una gentile concessione».
Così il sindaco metropolitana, Giuseppe Falcomatà, si è rivolto all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, nel corso del dibattito organizzato all’interno del “Villaggio Sud Agrifest-Festival della Cooperazione” di Taurianova.

«Lo dico – ha spiegato – proprio perché con l’assessore Gallo c’è sempre stata la massima disponibilità, ma una concreta sinergia istituzionale è decisiva per il rilancio dei nostri territori. Senza le deleghe e le funzioni, infatti, non siamo in grado di fornire pienamente quelle risposte, anche in chiave di programmazione di politiche agricole, fondamentali per un comparto che interessa un territorio che ha un enorme margine di crescita».

Nel dialogo moderato dal giornalista Giuseppe Smorto, il sindaco Falcomatà ha poi concentrato il proprio intervento sull’etica che sta alla base delle politiche agroalimentari della Città Metropolitana, confrontandosi, oltre che con l’assessore regionale Gallo, anche con Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale, il senatore Nicola Irto e Cristan Moretti, presidente di Lagacoop Agroalimentare.

«Il concetto etico non va mai banalizzato – ha detto Falcomatà – perché fa parte di una filiera che attiene alle aziende, al comparto produttivo, ma anche alla responsabilità delle istituzioni. Una filiera etica è quella che segue la città di Reggio Calabria all’interno delle mense comunali, con i bambini che mangiano prodotti a chilometro zero, biologici, quasi sempre coltivati da aziende locali su terreni confiscati, assegnati dall’amministrazione comunale, o che vendono i loro prodotti finiti in locali messi a disposizione dal Comune. Ecco, è una filiera che parla di legalità e che, rivolgendosi soprattutto ai bambini, vuole proporre l’educazione alimentare in un territorio complesso nel quale esiste, in alcune frazioni periferiche, uno straordinario problema di povertà alimentare, rispetto al quale, anche in sinergia con altre associazioni, si cerca di porre rimedio». L’attività di realtà come Ace, a Pellaro o Arghillà, viene sottolineata dal sindaco perché «si prende cura di bambini che mangiano male, dove l’obesità diventa indice e conseguenza di povertà».

Quindi, per Giuseppe Falcomatà è «importante definire un perimetro di regole certe nel quale poter mettere in campo queste azioni dove chi investe sul territorio possa farlo anche in un contesto nel quale i trasporti e i collegamenti consentano, non soltanto la possibilità e l’accessibilità alle aziende, ma pure una contaminazione virtuosa tra le aziende stesse».
«Ci auguriamo, per esempio – ha aggiunto – si possa presto vedere il cantiere della Statale 106 anche nel tratto comprensivo della Città Metropolitana, considerato che i lavori non arrivano a Reggio Calabria».

Il sindaco Falcomatà ha, poi, rilanciato «l’azione virtuosa delle aziende che resistono, che sono una testimonianza civile della possibilità d’impresa senza piegarsi agli interessi della ‘ndrangheta». «Ma deve essere sempre meno una straordinarietà – ha evidenziato – deve essere sempre meno un atto di eroismo e deve essere sempre di più, invece, la normalità. Questo può avvenire soltanto se esistono non solo le condizioni ambientali, ma anche territoriali».

«In questi anni – ha continuato il sindaco – la Città Metropolitana ha fatto molto per sostenere e promuovere le aziende, diventando presidio permanente in tutti quelli che sono gli appuntamenti nazionali e internazionali che riguardano il food, il vino, il bergamotto, l’olio, la filiera dell’agroalimentare più in generale. Lo facciamo, da qualche mese, anche in sinergia anche con la Regione Calabria, in un esempio virtuoso, questo si, di dialogo istituzionale. Ed ancora – ha ricordato il sindaco – collaboriamo con l’Università Mediterranea, alla quale abbiamo messo a disposizione dei terreni, un tempo incolti, dove ora gli studenti curano colture sperimentali e specie tipiche del territorio».

Tracciato il percorso di sostegno rispetto ai danni causati dal maltempo e ai cicli di formazione professionale organizzati dall’Ente, Giuseppe Falcomatà si è soffermato sull’importanza del turismo legato al cibo e alle produzioni locali.

 Infine, un ringraziamento lo ha rivolto all’Organizzazione Produttori O.P. PianAgri ed all’associazione politico-culturale “Risorse”, promotori di AgriFest che «rappresenta una grandissima risorsa ed una fantastica opportunità per l’intero comprensorio».

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