Il Sunsetland prevede azioni di sistema, festival internazionali e dj set al tramonto perché vuole contribuire a costruire un nuovo racconto di città.
Nel luglio 2024 era stato siglato un protocollo di legalità della movida reggina tra l’Amministrazione Comunale, la Prefettura, la Camera di commercio e le parti sociali; un documento volto a rilanciare culturalmente e socialmente l’area del waterfront durante il periodo estivo.
Su questo solco si è mosso l’Avviso Pubblico del Comune cui hanno risposto oltre 20 tra talentuosi ragazzi e ragazze; un successo oltre ogni previsione.
Ieri è stato quindi avviato ufficialmente il Lab DJ a cura del brillante Ale DjFlash con il supporto del Dj Enzo Romeo e la collaborazione di Pasquale Cucè; in un clima di grande curiosità ed entusiasmo da parte dei giovani coinvolti.
Un primo test anche per attrezzature ed infrastrutture che si sono rivelate pienamente all’altezza.
Un momento di grande coinvolgimento che ha da subito consentito agli iscritti di conoscere ed esplorare tecniche tradizionali del djing: a partire dallo scratch.
Rilevante la presenza di ragazze; da subito distintesi per versatilità e capacità.
Presenti alla “prima” del Lab Patrizia Sorrentino, organizzatrice degli eventi Sunsetland DJ; il dott. David Alberto Murolo, progettista culturale (coordinamento didattico e laboratoriale centro giovanile GenerAttivi) e l’assessore alla Programmazione Carmelo Romeo.
L’assessore ha voluto rimarcare ai giovani iscritti quali sono stati i principi ispiratori di questo laboratorio esperienziale che nasce da un approccio che coinvolge in modo diretto il mondo giovanile rendendolo protagonista e non semplice fruitore.
“Noi come amministrazione – ha dichiarato Romeo- abbiamo voluto fortemente questo progetto non perché pensiamo che da esso si ricavino 20 professioni ma perché vogliamo valorizzare la nostra città creando qualcosa che, nel tempo, possa contribuire a far diventare Reggio una destinazione: una città, quindi, in cui non si venga soltanto di passaggio ma per scelta”.
“Ecco perchè e come nasce questo Lab Dj – ha concluso Romeo- rivolto ai nostri giovani. Vogliamo renderli protagonisti di una visione della città offrendo loro l’opportunità di crearsi un percorso nell’ambito musicale, affinando le proprie competenze, fino a consentirgli di esibirsi in uno scenario che non ha nulla da invidiare ad altre prestigiose mete. Lo facciamo all’interno di due beni confiscati alla mafia che l’amministrazione ha deciso di riqualificare e attrezzare per questa finalità creando opportunità per tutto il mondo giovanile. Oltre alla formazione tecnica, il laboratorio promuoverà anche valori fondamentali come la responsabilità e l’autonomia”.
Per questo laboratorio esperienziale e gli altri Lab pre-occupazionali, che partiranno a settembre, è stato sottolineato l’impegno congiunto di Carmen Stracuzza (dirigente del Settore risorse esterne ), di Tommaso Cotronei (Dirigente UPI Economia urbana e occupazione, procedure di gara e negoziali; bando, colloquio e selezioni).