La tenuta “Contessa” di Lattarico (Cosenza) ha ospitato ieri sera a cena il Presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begaj, per la terza volta in tre anni in visita ufficiale in Italia nelle province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, dove si concentra la fiera presenza arbëreshe in Italia. Una serata speciale, tra alta cucina e scoperta del patrimonio di sapori calabresi a chilometro zero.
Il presidente Begaj ha cenato nella struttura che testimonia la storia di un territorio senza tempo e con una fortissima identità a Lattarico, nel cuore delle colline calabresi.
Il menù pensato per il capo di Stato albanese dallo chef Pietro Parisi è stata ispirato alla tradizione calabrese e ha previsto come antipasto del pomodoro di Belmonte con caviale di rossa di Tropea, ricotta croccante di latte di Podolica ed essenza di peperoncino di Calabria. Primo: stroncatura tradizionale con stocco di Mammola, fiori di zucca alla menta e polvere di bergamotto Calabrese. Secondo: Wellington di maialino nero con riduzione al vino barricato Val di Sorbo e gocce di ‘nduja di Spilinga. Dessert: coppa di crema antica all’Amaro del Capo.
«La cucina tipica arbëreshe è un’interessante fusione tra la tradizione albanese antica e le influenze mediterranee regionali italiane, soprattutto calabresi – spiega Parisi -dove noi appunto risiediamo. Esattamente come anche io intendo la cucina, ha conservato piatti poveri ma ricchi di sapore, spesso legati alle festività religiose. Proprio per la vicinanza tra i nostri due popoli, e tra le nostre cucine, per certi versi molto simili, è stato un incontro all’insegna del buon cibo, del dialogo e della convivialità».
«Siamo stati molto entusiasti di aver potuto ospitare il Presidente dell’Albania qui nella Tenuta Contessa: il fatto di averci di aver scelto noi, considerando la Tenuta un’eccellenza del territorio, ci ha resi molto orgogliosi», ha spiegato invece Lucia Sorbo, proprietaria della struttura.
Nel corso della sua carriera lo chef Parisi ha già cucinato per il Presidente della Repubblica Mattarella, per l’ex Presidente francese Sarkozy, oltre ad aver lavorato all’interno del Burj al-Arab (ristorante a 7 stelle di Dubai). Ma soprattutto è noto per il suo impegno per una «cucina equa, solidale e che tenga conto della territorialità. La cucina è stata da sempre un ponte tra i popoli con scambi e interazioni che la rendono una lingua universale»