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Reggio: Falcomatà interviene alla 7° edizione del Premio “Antonino Scopelliti”

"Un momento che è entrato nel cuore di tutti i reggini", ha dichiarato il Sindaco Metropolitano, Giuseppe Falcomatà

di Sebastiano Plutino

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto alla settima edizione del premio “Antonino Scopelliti”, l’evento organizzato dalla Fondazione nata in memoria del giudice assassinato dalla criminalità nell’agosto del 1991. Nel ringraziare la presidente Rosanna Scopelliti, il primo cittadino ha sottolineato l’importanza del momento storico che «registra la riapertura delle indagini sull’omicido di Scopelliti, con l’auspicio che possa finalmente arrivare la verità che aspettiamo tutti: la famiglia, le istituzioni, l’intero Paese, noi  cittadini». Soprattutto, Giuseppe Falcomatà ha evidenziato il grande lavoro della Fondazione, «ormai entrata, di fatto, nel cuore dei reggini». «Sta allargando il perimetro delle proprie attività e fa bene”, ha proseguito il sindaco rimarcando che «il concetto di legalità va difeso e portato avanti a 360 gradi su tutte le componenti della società che riguardano lo sport, la cultura, il sociale, naturalmente l’azione delle istituzioni».

«La cittadinanza  – ha detto il sindaco – ha pienamente acquisito consapevolezza rispetto all’impegno della Fondazione “Scopelliti” che sta dando risposte e aiuto a tantissime persone. Grazie alla presidente Scopelliti per tutto questo e per mettere in risalto ed evidenziare, con il premio intitolato a suo papà, le eccellenze della nostra città, le persone e le associazioni che, nel loro quotidiano, svolgono in maniera disinteressata un servizio alla comunità con l’unico interesse di far crescere i territori restando vicino ai più fragili».

Secondo il sindaco, proprio questo è «il modo migliore, se non l’unico, per raccontare cosa siano Reggio Calabria e la nostra regione, differentemente da quelle persone che, per diversi motivi, si trovano da ormai tantissimi anni fuori dalla nostra città e che, ancora oggi, provano a dirci qual sia la ricetta giusta per salvarla, senza però sapere minimamente cosa significhi lavorare quì, fare associazionismo, sport, cultura e servizio al prossimo».

«Ecco – ha concluso Giuseppe Falcomatà – noi rispetto a chi, dal proprio eremo e dalla propria posizione, diversa, distante e lontana dalla nostra terra, ci dice qual è la ricetta per creare sviluppo sociale, economico e culturale, rispondiamo che l’unico modo per farlo è quello di chi vive il territorio, ne valorizza le eccellenze, ne protegge le fragilità, le coinvolge nella vita cittadina. Le migliori risposte sono proprio quelle di chi vive Reggio e la Calabria e noi dobbiamo esserne orgogliosi. Il Premio “Antonino Scopelliti” ci ricorda che nessuno può raccontare la nostra terra se non chi ci vive e chi la valorizza, come sta facendo la Fondazione che porta il suo nome».

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