Si rinnova, come ogni anno, a Pellaro, la profonda devozione per la Madonna del Carmine, con una festa che unisce spiritualità, storia e musica. Il culmine dei festeggiamenti religiosi e civili si svolgerà sabato 19 luglio, data molto attesa dai fedeli e dalla comunità locale.
“È la festa patronale per eccellenza del nostro territorio – spiega Demetrio Laganà, presidente di Borgo Nocille e responsabile dell’omonimo santuario, della vara e dei portatori – una tradizione che coinvolge tutta Pellaro, non solo la parrocchia di Santa Maria del Lume, ma anche le altre chiese della comunità. Una ricorrenza che ha radici profonde nella nostra identità e storia”.
La processione mariana: fede antica e partecipazione
La celebrazione religiosa entra nel vivo sabato, al termine della novena e dei sette sabati mariani. Dopo la messa delle ore 20, la Madonna del Carmine, raffigurata nel prezioso quadro di Rinaldo Nardi del 1895, tornerà in processione dal Santuario di Nocille alla Chiesa del Lume.
Un momento particolarmente sentito è la discesa in fiaccolata, che si svolge all’imbrunire, tra canti, preghiere e grande partecipazione popolare.
“È una tradizione antichissima, risalente al 1903, quando fu costruito il Santuario di Nocille proprio per accogliere la vara con il quadro” racconta Laganà.
“Dal 1977, per volontà del vescovo monsignor Giovanni Ferro e dell’allora parroco don Antonino Iachino – prosegue il presidente di Borgo Nocille – il quadro e la vara vengono portati dal Lume l’ultima domenica di maggio e rimangono al Santuario per sette sabati e, quello successivo al 16 luglio, ricorrenza delle celebrazioni della Madonna del Carmine, ritornano in processione alla chiesa del Lume, dove resteranno fino al maggio successivo. È un rito molto simile a quello celebrato a Reggio con la Madonna della Consolazione, tra l’Eremo e la Cattedrale”.
Il rito, che vede la Vergine trasportata a spalla dai portatori, si svolge con grande solennità e attira ogni anno fedeli anche dai comuni limitrofi.
“Io ho anche il compito del campanello – aggiunge Laganà – quello che dà il segnale di partenza, di fermata. Un tempo lo faceva il priore della congrega. È un onore che custodisco con grande rispetto”.
La festa civile tra sapori e musica con il concerto dei Quartaumentata
Dopo la processione, la serata prosegue nella piazza del Lume con i tradizionali stand gastronomici, le bancarelle e la musica dal vivo.
L’evento clou sarà (alle 22:00) il concerto dei Quartaumentata, storica band etno-pop reggina simbolo della world music calabrese.
La formazione porterà sul palco una nuova tappa del tour 2025 “Amico mio” – dedicato alla memoria del compianto bassista Peppe Platani, cofondatore del gruppo – e inaugurato il 22 giugno scorso al Circolo Polimeni di Reggio Calabria.
“Sarà una serata di emozioni e ricordi ma anche di festa condivisa”, sottolineano gli organizzatori.
Con Paolo Sofia alla voce, affiancato da Salvatore Gullace, Vincenzo Oppedisano, Giuseppe Stilo e Domenico Gioffrè, i Quartaumentata proporranno le loro inconfondibili sonorità con un mix di tradizione calabrese, world music, pop e un tocco di blues che rappresenta la loro firma distintiva. “A tarantella è comu blues” si legge infatti nella locandina. E il gruppo promette di esibirsi in un’esplosione di suoni e suggestioni che farà cantare e ballare tutta Pellaro.
Un arrivederci in musica e devozione
La festa avrà il suo apice religioso domenica 20 luglio con la processione per le vie del quartiere e il ritorno della patrona sul trono all’interno della Chiesa del Lume, dove resterà fino alla prossima “salita” di maggio.