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Sulle dichiarazioni di Gravina, il doppiopesismo della FIGC e i politicanti

Quando serietà e sostenibilità servono a poco

di redazione

Articolo di Antonello Placanica

(direttore di Forza Reggina)

 

Il redde rationem è arrivato, anche ufficialmente.

Il presidente della Figc ha dichiarato senza mezzi termini che due società di serie C non sono economicamente in grado di sostenere la stagione, pur essendo in regola con l’iscrizione. Un ossimoro evidente, ancor di più appena qualche settimana dopo aver ricevuto l’approvazione della Covisoc.

In un Paese normale, non certo l’Italia, una federazione che badasse al bene dello sport ed al rispetto delle regole, la stessa che due estati fa ha escluso la Reggina per non aver rispettato i termini di scadenza dei pagamenti imposta dalla stessa Figc (ora è chiaro anche ai meno perspicaci che si è trattato di una sentenza puramente politica), escluderebbe le due società e provvederebbe immediatamente al ripescaggio delle aventi diritto.

Invece, a quanto sembra, la prossima serie C si giocherà col ‘morto’, anzi con i ‘morti’.

In una città normale, non certo Reggio, già da metà giugno, prima ancora che la Covisoc mettesse il coperchio sulla pentola dei controlli, la classe politica (sic) avrebbe dovuto farsi portavoce delle istanze più che legittime del territorio, mettendo sotto pressione la Figc, ‘intimando’ il rispetto di quelle regole che avevano condannato la Reggina.

I politicanti, invero, si sono mossi, cavalcando per meri fini utilitaristi la canea dei social (come se fossero davvero la rappresentanza dei tifosi amaranto) e tentando le mosse più assurde con l’unico intento risultante di tentare di screditare e creare difficoltà ad una società che si è finora dimostrata seria (ormai un difetto, in questa città) e che ha tutto l’interesse a fare calcio sostenibile (ci rifiutiamo di spiegarne il significato, soprattutto a chi non è in grado di coglierlo appieno).

Non sappiamo se è troppo tardi, ma facciamo l’ennesimo appello all’intera classe politica reggina, senza alcuna distinzione partitica e di ruoli, affinché dimostri per una volta di non essere soltanto ‘politicante’, e con urgenza immediata si faccia ufficialmente ed unanimemente portatrice presso la Figc di un’istanza pressante del nostro territorio, già penalizzato sportivamente proprio da quelle regole applicate ad libitum.

 

 

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