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Centralizzazione in Calabria del servizio 118: interviene Falcomatà

“Un altro colpo per la sanità calabrese, scelte dettate da logiche che non tengono conto delle vere esigenze sanitarie dei cittadini”

di N L

“Traslare in Calabria modelli di altre regioni equivale a non conoscere le necessità dei territori o peggio, all’incapacità di decifrare le priorità dei cittadini che, con la scelta incomprensibile del Commissario Roberto Occhiuto, si trovano a fare i conti con un elevato numero di disfunzioni legate al servizio di emergenza/urgenza del 118” – lo dichiara in una nota il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, aggiungendo: “centralizzare la gestione del 118, rievocando un sistema che in Lombardia non certo soffre di mancanza di collegamenti viari, reti infrastrutturali stradali inefficienti e soprattutto con una vasta serie di aree interne, rappresenta l’ennesimo colpo alla sanità calabrese, già diffusamente tramortita da indirizzi politici che hanno quasi raso a zero la medicina di prossimità, privata dei suoi presidi sanitari che rappresentano un punto di riferimento insostituibile per l’assistenza delle comunità locali”.
“L’allungamento dei tempi di intervento delle ambulanze, sottolinea Falcomatà, è certamente il più importante di una lunga serie di profili di criticità che questo modello organizzativo del 118 ha creato. Se alle attese infinite e ai soccorsi fantasma, si aggiunge il fatto che il sistema Emergenza/Urgenza sconta da troppo tempo carenze di personale, non possiamo non ricordare quei casi di malasanità per i quali le ambulanze sprovviste di medico a bordo, hanno portato a tragici epiloghi come quello di Serafino Congi”.
“Da Occhiuto ci aspettiamo una scelta di coraggio e responsabilità. Ritorni sui suoi passi e indirizzi il servizio 118 secondo una logica di microaree territoriali di soccorso che consentirebbe un sistema a rete più funzionale e rispondente alle reali esigenze che scaturiscono dalle emergenze sanitarie dei cittadini” – conclude la nota.

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