Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha espresso il suo plauso e la sua ammirazione per le straordinarie prestazioni delle atlete della Società Sportiva Calabria e per tutte le atlete reggine, che si sono distinte ai Campionati Italiani di Pattinaggio Artistico specialità Solo Dance, svoltisi quest’anno a Piancavallo in Friuli Venezia Giulia.
“La squadra calabrese, già Campione d’Italia per il quinto anno consecutivo, ha conquistato un medagliere eccezionale – ha aggiunto il sindaco – 2 ori, 2 argenti, 1 bronzo, oltre a numerosi piazzamenti di prestigio. Con 86 punti di distacco dalla seconda classificata, la Società Calabria si è confermata sul tetto d’Italia, stabilendo un record storico per la disciplina in regione”.
“Quello che hanno realizzato queste atlete è semplicemente straordinario”, ha dichiarato ancora il Sindaco Falcomatà. “Quattro titoli italiani ed un secondo posto negli ultimi cinque anni, medaglie su medaglie, e una supremazia tecnica che lascia il segno. È il frutto di anni di sacrifici, dedizione e lavoro impeccabile da parte delle ragazze, ma anche delle loro allenatrici e di tutta la società. Reggio Calabria e l’intera Calabria possono essere fiere di loro”.
Falcomatà ha voluto sottolineare anche il ruolo di Anita Ferraro, ex atleta e oggi allenatrice di livello nazionale, scelta dalla Federazione come key visual della competizione. “Anita rappresenta una delle eccellenze dello sport calabrese – ha aggiunto il Sindaco – Da campionessa a mentore, è la prova che con passione e professionalità si possono raggiungere traguardi importanti e diventare un punto di riferimento a livello nazionale.”
Il Sindaco ha poi ribadito l’importanza dello sport come veicolo di crescita sociale e culturale: “Queste ragazze non stanno solo vincendo medaglie, stanno scrivendo la storia dello sport calabrese. Dimostrano che, con le giuste opportunità e sostegno, la nostra regione può primeggiare a livello nazionale. È un messaggio potentissimo per tutti i giovani: il talento, unito alla determinazione, non ha limiti. E soprattutto lo sport, al di là dei risultati, costituisce uno straordinario veicolo di socialità, unendo gli atleti all’insegna dell’amicizia e del rispetto reciproco”.