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Arghillà: “E’ emergenza abitativa: servono azioni urgenti, non silenzi istituzionali”

Così dichiarano i presidenti delle associazioni “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita” e “Un Mondo di Mondi”

di N L

“La situazione ad Arghillà è semplicemente drammatica. Lo sgombero di 110 alloggi nel Comparto 6 ha lasciato decine di famiglie in condizioni di estrema vulnerabilità, senza un tetto sicuro e senza alcun supporto concreto da parte dell’Amministrazione.” – scrivono così in una nota Patrizia D’Aguì e Giacomo Marino, presidenti delle  associazioni “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita” e “Un Mondo di Mondi”“Questa mattina, nel corso della Commissione Controllo e Garanzia, richiesta dalle nostre associazioni e presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, abbiamo portato la voce delle famiglie che stanno vivendo sulla propria pelle l’abbandono istituzionale. E lo abbiamo fatto con la forza dei fatti e con la legge dalla nostra parte.”

“Il problema non è l’assenza di norme, ma la totale mancanza di volontà politica e l’incapacità amministrativa di applicarle. Esistono già precisi riferimenti normativi – la L.R. 32/1996, art. 31, la Legge 48/2017, art. 11, comma 3-bis, l’art. 54 del TUEL sui poteri urgenti del Sindaco per la tutela dell’incolumità pubblica, la L.R. Calabria 8/1995, e persino il Regolamento comunale per le emergenze abitative del 2018 – che prevedono chiaramente la possibilità di assegnazioni abitative urgenti nei casi di emergenza.” – spiegano i presidenti.

“Ci chiediamo: cosa si sta aspettando? Il tempo delle promesse e delle riunioni inconcludenti è finito. Non è più accettabile che decine di famiglie – molte con minori, disabili e anziani – vengano scaricate in B&B o strutture temporanee senza sapere neppure per quanto tempo, senza prospettiva né dignità.” – proseguono – “Chiediamo con forza al Sindaco Falcomatà di assumersi la piena responsabilità istituzionale che la legge gli assegna, attivando immediatamente gli strumenti necessari per garantire il diritto alla casa a chi oggi ne è stato ingiustamente privato.”

“Invitiamo il Comune a coordinare con urgenza e in modo efficace tutti gli uffici preposti – ATERP, Servizi Sociali, Protezione Civile – e ad aprire un confronto concreto con la Regione Calabria per ottenere risorse straordinarie e potenziare il patrimonio abitativo destinato all’emergenza.” – proseguono D’Aguì e Marino – “Comprendiamo pienamente che il ruolo dei Servizi Sociali e delle Forze dell’Ordine sia strettamente esecutivo. Non sono loro a decidere, ma semplicemente ad attuare un indirizzo politico. Li ringraziamo sinceramente per il lavoro che stanno svolgendo, anche in condizioni complesse. Ma proprio per questo, ribadiamo con forza che ora il Sindaco Giuseppe Falcomatà deve assumersi le proprie responsabilità politiche e istituzionali, e deve farlo subito.”

“Le famiglie del Comparto 6 non possono più aspettare né essere abbandonate. La politica deve smettere di voltarsi dall’altra parte. Come associazioni, continueremo a vigilare, mobilitarci e denunciare ogni forma di ingiustizia finché non saranno realmente garantiti i diritti fondamentali di tutte e tutti.” –  concludono Patrizia D’Aguì e Giacomo Marino.

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