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Catona: inaugurato il primo centro “Dopo di noi”

L’assessore Nucera: «È stato realizzato il “cassetto dei sogni”, si chiude un cerchio intorno ai nostri ragazzi speciali. Un progetto di inclusione e autonomia per le persone con disabilità»

di N L

«È un grande orgoglio per la nostra città: oggi viene aperto a Catona il primo centro “Dopo di noi”. Un progetto a cui tenevamo tantissimo, perché è stata una delle prime richieste delle famiglie con ragazzi con diverse abilità. Consegniamo alla città una struttura in cui il “dopo di noi” sarà garantito, offrendo ai nostri ragazzi la possibilità di vivere serenamente, continuare a svolgere le loro attività, sapendo che c’è una comunità che si prende cura di loro». Queste le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà all’inaugurazione a Catona della struttura “Dopo di noi”, realizzata nell’ambito del progetto “Start, verso l’autonomia”. 

Erano presenti il vicesindaco del Comune Paolo Brunetti, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, il presidente del consiglio comunale Enzo Marra, gli assessori Lucia Nucera al Welfare, Carmelo Romeo alla Programmazione, Anna Briante all’Istruzione, i consiglieri Giuseppe Marino (già assessore al Welfare), Maria Ranieri, Giovanni Latella, Franco Barreca, il dirigente del settore Lavori Pubblici Bruno Doldo e quello al Welfare, Francesco Barreca.

Quanto ai costi per la realizzazione, Falcomatà ha aggiunto: «Due milioni di euro all’anno sono la cifra economica necessaria per completare il ciclo delle politiche di assistenza alle persone con disabilità sul nostro territorio. Ma soprattutto rappresentano la capacità di spendere bene i fondi comunitari e garantire un sistema di assistenza che trasforma una città in una vera comunità. Questo dimostra come tali politiche possano essere realizzate anche al Sud, che spesso sconta la mancanza di servizi garantiti da risorse statali e quindi deve fare uno sforzo doppio, utilizzando risorse straordinarie come quelle comunitarie. Ringrazio gli assessori Nucera e Romeo, il vicesindaco Brunetti: questo risultato è frutto di una programmazione intersettoriale, dalla pianificazione dei fondi fino all’esecuzione dei lavori».

Il progetto prevede percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare d’origine, anche mediante soggiorni temporanei fuori dal contesto familiare. L’obiettivo è creare un’esperienza di co-housing inclusiva che promuova unione, condivisione e sostegno reciproco tra partecipanti con vari livelli di abilità e autonomia domestica. Attraverso un ambiente accogliente e sereno, e una graduale lontananza dalla famiglia d’origine con brevi periodi di allontanamento, il progetto vuole far sperimentare alle persone con disabilità il piacere e i vantaggi della coabitazione autonoma, dell’autogestione domestica e della creazione di una comunità “a tempo determinato” che esprima solidarietà e sostegno reciproco. Nel percorso sono previsti due mesi dedicati a momenti di coabitazione di 4 giorni ciascuno (weekend da giovedì a domenica), per un totale di 6 fine settimana. L’obiettivo è favorire l’autonomia delle persone con disabilità, permettendo loro di trascorrere tempo lontano dall’ambiente familiare, promuovendo la coabitazione come esperienza di apprendimento attraverso attività domestiche e organizzative. Inoltre, il progetto punta a favorire la connessione, l’integrazione e la condivisione attraverso escursioni, laboratori creativi e serate di intrattenimento, coltivando relazioni significative e la condivisione di esperienze, conoscenze e risorse. Viene offerto supporto individuale tramite incontri con uno psicologo e un assistente sociale.

Il vicesindaco Brunetti, con delega ai lavori pubblici: «È uno degli interventi più importanti realizzati dall’Amministrazione Falcomatà. Siamo capaci di pensare, finalizzare e realizzare le cose: l’idea è nata nel 2016, su impulso del governo nazionale Renzi. Questa è una struttura bella che farà sentire i ragazzi a casa loro».

L’assessore Nucera ha dichiarato: «Per me è un momento di grande emozione. Si tratta di un percorso iniziato con l’assessore Marino, proseguito con l’assessore Demetrio Delfino. Ringrazio i dirigenti e i funzionari che si sono impegnati per dare questi servizi alla città, e il sindaco per avermi affidato questo incarico. È stato realizzato il “cassetto dei sogni”, si chiude un cerchio intorno ai nostri ragazzi speciali. Le famiglie lo chiedevano da tempo. Sono 6 posti disponibili e il progetto ambizioso della Giunta prevede altre tre strutture, a sud, nelle zone di Sbarre e Pellaro, dove nasceranno gruppi di appartamento». 

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