Si è svolta di fronte all’ingresso dello stabilimento Hitachi la cerimonia di intitolazione della “già via Padova” in “via Vittime dell’Amianto”.
La consueta scopertura della targa è avvenuta alla presenza di autorità civili, militari ed istituzionali oltre che di alcuni familiari delle vittime dell’amianto e dei rappresentanti dell’associazione ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) nella persona del presidente locale Massimo Alampi.
Per l’Amministrazione comunale e metropolitana erano presenti il Sindaco Giuseppe Falcomatà, i due vicesindaci Paolo Brunetti e Carmelo Versace, gli assessori Filippo Burrone e Carmelo Romeo, i consiglieri comunali Massimiliano Merenda e Franco Barreca.
La cerimonia è stata aperta ed introdotta proprio dall’intervento del consigliere comunale Merenda il quale, accogliendo le istanze dall’ONA, ha seguito passo passo attivamente tutto l’iter in commissione toponomastica per la sensibilità all’argomento.
“Oggi è un giorno particolare – ha dichiarato Merenda- perché questa intitolazione riguarda la commemorazione di nostri concittadini, ma anche di tanti altri cittadini del pianeta che hanno perso la vita a causa di un male generato da un materiale che è stato molto utilizzato in passato e che però poi si è rivelato un killer che ha toccato non solo chi lo lavorava, ma anche le persone indirettamente esposte”.
“Oggi noi, come amministrazione, siamo onorati di intitolare la già via Padova alle vittime dell’amianto – ha proseguito il consigliere- con l’augurio che, oltre a commemorare tutte le vittime e i loro familiari, tanti oggi qui presenti, si continui nell’opera di attenzione e anche di risoluzione delle problematiche ancora legate a questo materiale fino a smaltirlo definitivamente come previsto per legge”.
Merenda ha ringraziato anche l’ONA che ha voluto donare al Comune un ulivo, simbolo di pace e speranza che sarà piantumato in città a memoria di questa iniziativa.
Nel suo intervento il presidente ONA, Massimo Alampi, dopo i consueti saluti istituzionali , portando i saluti del Presidente dell’Osservatorio Nazionale, ha voluto onorare la memoria di chi ha lavorato in silenzio a contatto con questo materiale, assorbendo la morte senza saperlo..
“Persone tradite due volte, ha dichiarato, prima da una fibra invisibile, poi da un sistema che ha scelto di non vedere e spesso continua a non voler vedere: vittime sacrificate sull’altare del profitto”.
Presente alla cerimonia anche la Garante della Salute regionale, dott.ssa Anna Maria Stanganelli.
La Stanganelli ha ricordato che il suo ruolo nasce con la finalità di fare da ponte tra cittadini e istituzioni, sollecitando interventi tempestivi rispetto alle criticità segnalate.
In tema di amianto ha voluto ricordare i risultati ottenuti grazie alla collaborazione con i comitati di quartiere preoccupati per la possibile correlazione tra roghi, presenza di amianto e patologie tumorali.
In tal senso un’importante bonifica è stata effettuata ad Arghillà grazie alla collaborazione tra l’Ufficio del Garante, il Dipartimento di Prevenzione e il Comune che ha portato alla rimozione di materiali contenenti amianto e carcasse di auto abbandonate.
Ha infine reso nota l’esistenza di un protocollo d’intesa tra la Garante della Salute e l’Osservatorio Nazionale Amianto che prevede iniziative congiunte, tra cui l’utilizzo di un’applicazione dedicata, messa a disposizione dall’ONA, che consente ai cittadini di segnalare in forma anonima le aree potenzialmente contaminate.
App che sta fornendo riscontri importanti rafforzando la rete tra istituzioni, associazioni e cittadini.