Grande successo per il musical festival etno folk pop “Radici”, organizzato dall’Associazione Culturale e Spettacolo “I Falchi”, in collaborazione con l’Officina dell’Arte.
Un evento che ha fatto registrare un eccezionale partecipazione di pubblico e un entusiasmo contagioso tra gli appassionati della musica popolare e delle sonorità etniche del Mediterraneo. Dopo le emozionanti esibizioni degli Etnosound e di Cosimo Papandrea, è stato il turno dell’Orchestraccia, amatissimo gruppo romano che ha fatto ballare il pubblico con la sua musica travolgente.
“Il nostro obiettivo è di promuovere la musica tradizionale del Sud Italia, con un accento più marcato sull’identità culturale della nostra Calabria, aprendosi al confronto e alla contaminazione con altre sonorità del Mediteranneo. – afferma il direttore artistico Fiore Giovanni Falco – In queste serate stiamo offrendo al nostro pubblico un viaggio tra le varie tradizioni in cui i protagonisti di fama regionale e nazionale sono uniti dalla forte necessità di dare voce al proprio patrimonio culturale”.
Così il frontman dell’Orchestraccia Marco Conidi: “Devo ringraziare Peppe Piromalli perché è stata la prima persona che ha creduto in me, nell’Orchestraccia, e, oltre ad essere un grandissimo artista e direttore artistico, è un amico vero. Peppe è come il re Mida della musica e dello spettacolo a Reggio: tutto quello che tocca diventa oro. Il segreto dell’Orchestraccia è aver avuto un’intuizione importante per riattualizzare prima il folk romano poi, il folk italiano e aver costruito delle canzoni anche inedite. La cosa più innovativa e trasgressiva è che i giovani stanno ricominciando a scrivere in dialetto contaminandolo di nuove sonorità e questo è bellissimo”.
A seguire la serata con l’intramontabile Eugenio Bennato, autentico pioniere della musica popolare del Sud Italia, quindi i Briganti di Terra d’Otranto e il 9 agosto gran finale con Gioia Popolare.
“Una scommessa vinta, un sogno che si realizza – dichiara con grande soddisfazione Peppe Piromalli, direttore artistico del festival – vedere tanta gente, soprattutto giovani, vivere e condividere queste serate di musica, cultura e appartenenza, è il premio più grande per il lavoro svolto. ‘Radici’ è un ponte tra passato e presente, una festa collettiva che celebra la nostra identità”.