«Solidarietà e vicinanza» agli attivisti del centro sociale “Angelina Cartella” di Gallico marina sono arrivati dal sindaco Giuseppe Falcomatà e da Michele Conia, consigliere delegato alle Politiche giovanili, che hanno esprimono preoccupazione per l’incendio che, nei giorni scorsi, si è propagato all’interno del parco di via Quarnaro.
«E’ la quinta volta – affermano – che il centro sociale “Cartella” subisce danni che, in questa circostanza e soltanto per pura fatalità, hanno risparmiato zone portanti della struttura. Restano l’amarezza e lo sdegno, tuttavia, per l’ennesimo episodio che vuole minare la passione, la serenità e l’impegno di chi opera in un luogo in cui la democrazia ed il sano confronto politico rappresentano un motore che alimenta uno degli spazi più belli del quartiere».
«Sperando si possa fare, al più presto, piena luce sull’accaduto – commentano – arrivi il nostro più forte incoraggiamento ai ragazzi ed alle ragazze del “Cartella” affinché, ma ne siamo sicuri, si continuino a portare avanti, con immutati vigore e passione, le numerose e importanti battaglie comuni per la salvaguardia, la promozione, il rispetto ed il valore etico e sociale dei beni comuni».
«Di fronte alle macerie – chiosano Falcomatà e Conia – l’unica risposta possibile è la ricostruzione facendo leva sullo spirito e la forza delle idee di chi, ogni giorno, immagina e agisce per un mondo diverso».
Sdegno per l’accaduto è arrivato anche da Massimiliano Merenda, consigliere comunale delegato ai Parchi ed ai Giardini, che si è detto «profondamente indignato per un fatto che colpisce l’intera comunità».
«Il Parco “Cartella” sarà presto al centro di un’ importante operazione di restyling. L’incendio, dunque, è un oltraggio alle tante persone di buona volontà con le quali, in questi anni, ci siamo confrontati per dare vita ad un progetto condiviso di rinascita e riqualificazione che, a breve, diventerà esecutivo».
«L’episodio squallido e riprovevole – ha concluso Merenda – contribuisce ad alzare il livello di attenzione contro i balordi che, sfruttando i favori del buio, remano contro la città e il benessere dei cittadini».