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La Schola Cantorum Officium incanta le basiliche più prestigiose di Roma

Si conclude con successo il mini-tour romano della Schola Cantorum Officium, in occasione del 25° anniversario dalla fondazione

di redazione

Si conclude con successo il mini-tour romano della Schola Cantorum Officium, in occasione del 25° anniversario dalla fondazione e del Giubileo della Speranza.

Il coro, diretto dal maestro Christian Cosentino, è stato protagonista di quattro importanti appuntamenti nelle più significative basiliche della capitale, portando il proprio repertorio corale in alcuni dei luoghi più sacri della cristianità.

Venerdì 29 agosto, alle ore 19:30, ha aperto il tour con un concerto di musica sacra presso la Basilica di San Lorenzo in Lucina, in via del Corso. Il programma, che ha spaziato dal Rinascimento al Novecento, ha posto particolare attenzione alla scuola romana e agli ultimi direttori della Cappella Pontificia Sistina. Di grande rilievo l’esecuzione, per la prima volta a Roma, di alcuni brani della tradizione musicale andreolese, tramandati oralmente per secoli e recentemente recuperati, trascritti e armonizzati dal maestro Cosentino per coro e organo.

Sabato 30 agosto, la Schola Cantorum ha avuto l’onore di animare la Santa Messa delle ore 10:00 nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Un’occasione unica e altamente simbolica, che ha visto il coro calabrese esibirsi con grande sensibilità liturgica, ricevendo sentiti ringraziamenti direttamente dall’altare della Cattedra di San Pietro.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 18:00, il coro ha animato la celebrazione eucaristica nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, dove è custodita la tomba di Papa Francesco. La funzione, celebrata dall’altare papale, si è svolta in una basilica gremita, che ha tributato un caloroso applauso finale al termine della liturgia.

Domenica 31 agosto, il tour si è concluso con la Santa Messa delle 10:30 al Pantheon, uno dei luoghi più iconici e spiritualmente significativi di Roma. Anche in questa occasione, la Schola Cantorum ha accompagnato con cura ogni momento della celebrazione, ricevendo i ringraziamenti ufficiali del canonico e un lungo applauso finale da parte dei fedeli presenti.

In tutte le celebrazioni, il coro ha proposto il meglio del repertorio liturgico polifonico e gregoriano, dimostrando una notevole preparazione musicale e una raffinata prontezza vocale. All’organo, il maestro Francesco Capogreco, musicista calabrese attivo in prestigiose realtà romane, il cui talento ha arricchito ulteriormente le esecuzioni. Straordinarie le voci soliste, con una menzione speciale per Carmen Procopio, che ha interpretato i salmi e l’Alleluia dagli altari di San Pietro e Santa Maria Maggiore, superando un’emozione che avrebbe messo alla prova chiunque.

I numerosi apprezzamenti ricevuti confermano la qualità del lavoro svolto dal coro, frutto di mesi di studio, prove e passione. Come afferma il maestro Christian Cosentino: “Torno a casa con il cuore colmo di emozioni. Quelle trasmesse dal pubblico, dai fedeli presenti alle celebrazioni, e soprattutto dai nostri compaesani residenti a Roma, nei cui occhi ho letto un profondo senso di orgoglio. I ringraziamenti ricevuti dagli altari papali, gli applausi, l’affetto: tutto questo ripaga ogni sacrificio. Perché senza impegno e dedizione, nessun traguardo è possibile. Abbiamo dato tutto, e abbiamo ricevuto tanto.”

Composto da cantori amatoriali di età diverse, il coro rappresenta da anni un esempio virtuoso della “Calabria che studia, lavora e costruisce”, contribuendo a promuovere un’immagine positiva della regione, spesso oscurata da stereotipi e cronache negative.

La Schola Cantorum Officium è stato l’unico coro calabrese ad aver avuto il privilegio di esibirsi in quattro tra le più importanti basiliche romane durante le celebrazioni giubilari, rappresentando l’intera regione all’interno di un panorama corale che conta oltre 400 cori amatoriali attivi in Calabria. Un motivo di grande orgoglio, che conferma il valore e la serietà di questa realtà musicale, tornata a cantare in Vaticano a nove anni di distanza dall’ultima esibizione del 2016.

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