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Reggio: Cisl Fp: “Nursid” ha posto problemi reali e ignorati”

"Non condividiamo i toni, ma il Sindacato ha posto problemi reali ed ignoirati", scrive il Segretario Cisl Fp Rc, Vincenzo Sera

di redazione

Abbiamo cercato finora, com’è nello stile della nostra organizzazione, di tenere un profilo basso e lavorare cercando di ristabilire il gap che ancora esiste fra le legittime attese dei lavoratori del G.O.M. e le risposte dei vari management che si sono susseguiti negli ultimi anni. Ma l’estenuante ed improduttiva diatriba fra il Nursind e la Commissaria Frittelli non ci consente più di non intervenire pubblicamente. E lo faremo alla nostra maniera, in modo equilibrato e rappresentando la nostra visione della verità e dei fatti.

Premesso che l’articolo appena apparso sui quotidiani locali (CGIL UIL FIALS), annovera fra i promotori, erroneamente, anche la nostra sigla, cominciamo con lo smentire, categoricamente, di aver partecipato alla sua stesura.

Riteniamo che la caterva di note cui CGIL UIL e FIALS fa riferimento sia, effettivamente anomala, e chi scrive ha esperienza ultratrentennale, ma è anche vero che è altrettanto anomalo, ritrovarsi di fronte un’Amministrazione che non risponde praticamente su nulla. Il Nursind con toni esacerbati, questo è vero, ha posto, però, tantissimi problemi reali a cui nessuno si è degnato di dare riscontro, tant’è che lo stesso sindacato Nursind, per tentare di farsi ascoltare, ha provato anche, ma sembra inefficacemente, a scomodare il Prefetto: nulla! Non è forse vero che:

  • È in atto un ulteriore tentativo di defenestrare completamente il Servizio Infermieristico (comunque oggi denominato) appannaggio di funzionario che ne farebbe le veci e che non ha competenza alcuna per operare come soggetto trasversale?
  • Non sono forse vere le osservazioni fatte sull’Atto Aziendale, dall’aberrazione del Dipartimento Sanitario, alla sottovalutazione scientifica del Servizio delle Professioni Sanitarie, alla frammentazione delle aree assistenziali e la conseguente previsione di un numero di dipartimenti mai visti?
  • Non è forse vero che:
  • la mappatura degli incarichi non corrisponde per nulla all’Atto Aziendale cui dice di aderire?

il Regolamento per gli incarichi prevede punteggi per Dec e Rup in modo esclusivo e fuorviante rispetto alle funzioni organizzative?

  • gli incarichi di Rup e Dec sono stati affidati senza trasparenza, indipendentemente dalle competenze e senza alcuna rotazione?
  • dopo il loro discrezionale (per non dire arbitrario) affidamento (di Rup e Dec) è apparso quantomeno fuori luogo decidere di attribuire loro valore esclusivo e determinante all’interno dei curricula?
  • al di là di quello che può essere successo altrove, il 50% di valore riservato alla prova colloquio non è un po’ troppo senza determinare, prima e pariteticamente, quali siano le materie su cui i candidati dovranno confrontarsi?
  • talune unità operative e servizi restano “scoperte” parzialmente, Direzione Medica compresa, introducendo il sollevato problema del rischio di interruzione di pubblico servizio? In Direzione Medica, al Presidio Riuniti, ci sono 5 medici igienisti e sono tutti posti in servizio antimeridiano. Vi pare normale? E vi pare normale che il Commissario non faccia nulla?
  • le imminenti inaugurazioni siano anche il coronamento del lavoro fatto dalle Amministrazioni precedenti, Scaffidi in primis? Non sarebbe il caso che, su questo, si esprimessero i due Direttori, Amm. vo e Sanitario Aziendale che sono i medesimi?

Potremmo scrivere a lungo ma siamo intervenuti per placare gli animi e non per gettare benzina sul fuoco, ed allora, ribadiamo, che non siamo d’accordo con i toni del Nursind, che non siamo d’accordo a definire gialli i sindacati diversi da noi (firmatari e non), chiunque essi siano (e noi crediamo che non ve ne siano, ed in fondo, siamo convinti, che lo creda anche il Nursind), ma, siamo sicuri che l’unica cosa seria sarebbe partire dalla verità e, quindi, il Commissario, nella sede che preferisce, dovrà rispondere a tutti i quesiti che qui abbiamo ricordato (è un suo preciso dovere!). Col grande rammarico che se solo l’avesse fatto per tempo, si sarebbero evitati ricorsi all’A.N.A.C., alla Guardia di Finanza, al Giudice del Lavoro, alla Procura Generale ed alla Corte dei Conti.

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