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Regionali: Pazzano propone la costruzione di una “Calabria policentrica”

Il Consigliere comunale propone infrastrutture culturali e distribuzione dei servizi per ridare futuro a comunità e superare spopolamento

di redazione
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Pubblichiamo il comunicato stampa del Consigliere Comunale del Movimento Politico “La Strada”, Saverio Pazzano, nel quale propone la costruzione di una “Calabria policentrica”: “Dalla costa ai paesi interni: servono politiche che ricuciono, non che separano. Lo spopolamento è ovunque. Il nostro impegno è restituire futuro, ovunque.

Parlare di spopolamento in Calabria non significa parlare solo dei paesi interni. Oggi, anche le nostre città si svuotano: non di persone, ma di servizi, di diritti, di opportunità. Le periferie urbane vivono lo stesso destino di tanti borghi: abbandono, impoverimento, isolamento.

Il problema non è solo “chi resta” o “chi parte”, ma come si vive dove si resta. E la verità è che oggi, troppo spesso, si resta senza servizi, senza trasporti, senza sanità, senza scuola. E allora vivere diventa sopravvivere.

Come candidato al Consiglio Regionale con Pasquale Tridico, e prima ancora come consigliere comunale e attivista con La Strada, porto una proposta precisa: costruire una Calabria policentrica, connessa, giusta. Una Calabria che non ragioni più per compartimenti stagni — costa contro interno, città contro paesi — ma che riconosca la ricchezza delle sue differenze e le tenga insieme.

Il rapporto tra linea di costa e aree interne è fondamentale. Non possiamo più permetterci di trattarli come mondi separati. I paesi senza collegamenti con la costa muoiono, le città senza l’energia culturale, ambientale, umana delle aree interne si svuotano di senso. Serve una visione che li metta in relazione, non in competizione.
Le fiumare, ad esempio, possono diventare veri corridoi ecologici e culturali che legano le alture al mare, i villaggi alla città. Non semplici luoghi abbandonati, ma infrastrutture naturali e culturali da rigenerare.

Lo spopolamento non è solo demografico. È sociale, è politico. Quando chiudono un ospedale in Aspromonte o una scuola in periferia, è lo stesso gesto: si cancella la possibilità di vivere in modo dignitoso.
Quando i trasporti pubblici sono inesistenti o inefficienti, si isolano intere comunità, sia nei paesi che nei quartieri.
Quando si concentra tutto in pochi luoghi, e si lascia il resto a se stesso, si genera disuguaglianza. Questa è la desertificazione certificata dal Governo nazionale e applicata dalla Giunta Occhiuto. Questa è la condanna dell’autonomia differenziata che ci siamo impegnati e ci impegneremo a contrastare.

Abbiamo bisogno dell’opposto:

  • Una regione policentrica, dove ogni comunità sia parte attiva e riceva servizi adeguati;
  • Riapertura delle scuole chiuse con il dimensionamento
  • Medicina territoriale
  • Una rete di presidi culturali e civici distribuiti, come abbiamo iniziato a fare con l’idea degli Antiquaria diffusi;
  • Una mobilità pubblica intelligente, che connetta mare e montagna, centro e periferia, paese e città;
  • Una cura del paesaggio come bene comune, non come cornice estetica ma come spazio di diritti.

Tutto questo non nasce oggi, per la campagna elettorale. È un percorso che porto avanti da anni, nelle istituzioni e nei territori. Ed è con questa coerenza che oggi   agisco per  i territori, non con slogan.

Dove gli altri costruiscono periferie e margini, noi dobbiamo generare connessioni e legami.”, scrive Pazzano.

 

Saverio Pazzano

 

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