Un imprenditore di Reggio Calabria, titolare di un distributore di carburante, ha denunciato due persone che avevano tentato un’estorsione ai suoi danni, consentendone l’arresto da parte della Squadra mobile.
A carico dei due arrestati é stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip distrettuale su richiesta del Procuratore della Repubblica, Giuseppe Borrelli, dell’aggiunto Walter Ignazitto e del sostituto procuratore Sara Parezzan.
La tentata estorsione, che viene contestata con l’aggravante del metodo mafioso, risale all’agosto del 2024, quando i due arrestati contattarono l’imprenditore, invitandolo a “mettersi a posto” con i referenti di ‘ndrangheta della zona.
Alla vittima, in particolare, fu chiesto di consegnare 120 mila euro: l’imprenditore non accettò la richiesta estorsiva e presento denuncia alla Polizia.
Peraltro la vittima fu oggetto di atti intimidatori quali il furto di alcune telecamere di sorveglianza e l’occupazione dell’area del suo distributore da parte di uno degli arrestati, che vi aveva collocato un veicolo ed un gazebo per la vendita di frutta.