«Una vergogna inaudita – ha concluso Falcomatà – figlia di una propaganda che, per l’ennesima volta, offende e umilia una terra che ha disperatamente bisogno di un sistema di trasporto in grado di unirla, concretamente, al resto del Paese. In Calabria mancano strade, servizi, treni, linee ferrate elettrificate, collegamenti sicuri con le aree interne e i presidi ospedalieri; manca tutto quello che serve a ridurre un gap, rispetto all’Italia e all’Europa, ormai sempre più incolmabile. Invece, il Governo esercita la più becera delle promozioni elettorali, dimenticando i fondi per l’alta velocità e spostando le risorse europee per la Coesione sul fantomatico Ponte sullo Stretto. Un comportamento che va stigmatizzato e respinto, ma che pone una seria riflessione sull’utilizzo di risorse pubbliche altrimenti sprecate per fantasmagoriche operazioni di maquillage politico-elettorale».
«Falcomatà non è ancora neppure certo di aver conquistato lo scranno a Palazzo Campanella ma già parla come se fosse seduto in Consiglio Regionale, dimenticando totalmente il suo ruolo di Sindaco. Si preoccupi, piuttosto, di tutti i problemi che non ha risolto per la sua e nostra città e che lascia in eredità al suo successore. Anche ieri sui giornali reggini c’era una lunga lista di incompiute e di situazioni di immobilismo che fanno capo alla sua lunga Amministrazione, ma lui si affretta a criticare il leader della Lega peraltro per notizie destituite da ogni fondamento e strumentali.
Dovrebbe, piuttosto, ringraziare chi, come Matteo Salvini, ha sbloccato l’operatività dell’aeroporto reggino consentendo alla città di “decollare” finalmente, ha finanziato e sbloccato i progetti per la Statale 106 jonica, anche nel tratto reggino, ha prescritto, per l’Alta velocità da realizzare, il tragitto più breve e diretto da Salerno a Reggio Calabria, ha convogliato altri finanziamenti importanti sui nostri porti e le nostre strade, insomma ha lavorato, per Reggio e per la Calabria, come mai nessuno prima. Compresi i “bus fantasma”, che fantasma non lo sono affatto.
Dei 111 previsti, infatti, non tutti naturalmente saranno destinati alla nostra Regione, come ampiamente spiegato da Busitalia, la società titolare dei mezzi. E quelli per la Calabria sono in parte già in servizio. Quindi su che cosa si fondano le accuse?. La “vergogna inaudita”, per usare ancora le parole del Sindaco, è in realtà di chi, come lui, sembra godere nel boicottare le cose belle che questo Governo sta dando al nostro territorio. Come il Ponte sullo Stretto e tutte le altre Infrastrutture che collegando Reggio e la Calabria in modo finalmente rapido ed efficiente al resto d’Italia, permetteranno alla nostra terra – conclude – di avere lo sviluppo finora solo promesso e che attende da decenni».