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Botta e risposta tra Falcomatà e Minasi sui bus di Salvini

Nota del Sindaco reggino dopo il servizio tv di Piazzapulita; risposta piccata della Senatrice leghista

di N L
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«Amarezza, sconforto e rabbia sono i sentimenti che pervadono chi, dalla Calabria,  ha visto il servizio di Piazza Pulita sui nuovi bus presentati a Cosenza, in piena campagna elettorale, dal ministro Matteo Salvini e dai candidati al consiglio regionale di centrodestra che si sono prestati all’ennesima pantomima consumata sulle speranze e le necessità dei calabresi».
Esordiva così Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria ed esponente del Partito Democratico, ripercorrendo l’inchiesta dell’inviato di La7 Salvatore Gulisano.
«La presa in giro fa male perché, guardando quelle immagini, si palesa in tutto il suo cinismo e la sua meschinità il tentativo di convincere la gente a colpi di effetti speciali che, tanto speciali, poi non sono. Il ministro Salvini, in pompa magna, applaudito e sostenuto dagli accoliti di casa nostra, ha annunciato l’acquisto di 111 nuovi bus che avrebbero collegato la nostra regione col resto d’Italia. Mezzi moderni, ultra tecnologici e spaziosi per un investimento complessivo di 44 milioni di euro. Ebbene, ad urne aperte, mentre il centrodestra continua a brindare per il successo elettorale, di quei fantastici e luccicanti pullman non v’è traccia, se non di alcuni modelli parcheggiati nell’autoparco della ditta che li ha in custodia per come testimoniato dalla brillante inchiesta di Gulisano. Restano inutilizzati, destinati a prendere polvere nel frattempo che il servizio continui a garantirlo il piccolo minivan che risponde, più realisticamente, alle richieste dell’utenza».
«Una vergogna inaudita – ha concluso Falcomatà – figlia di una propaganda che, per l’ennesima volta, offende e umilia una terra che ha disperatamente bisogno di un sistema di trasporto in grado di unirla, concretamente, al resto del Paese. In Calabria mancano strade, servizi, treni, linee ferrate elettrificate, collegamenti sicuri con le aree interne e i presidi ospedalieri; manca tutto quello che serve a ridurre un gap, rispetto all’Italia e all’Europa, ormai sempre più incolmabile. Invece, il Governo esercita la più becera delle promozioni elettorali, dimenticando i fondi per l’alta velocità e spostando le risorse europee per la Coesione sul fantomatico Ponte sullo Stretto. Un comportamento che va stigmatizzato e respinto, ma che pone una seria riflessione sull’utilizzo di risorse pubbliche altrimenti sprecate per fantasmagoriche operazioni di maquillage politico-elettorale».

Non è tardata la replica della senatrice Tilde Minasi:

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