Dopo il grande coinvolgimento registrato nel primo appuntamento, continua il percorso formativo ed esperienziale “Conoscere se stessi per incontrare gli altri”, un’iniziativa che unisce spiritualità, psicologia e vita quotidiana.
Giovedì 23 ottobre 2025, alle ore 21:00, presso l’Auditorium Santa Maria della Neve a Riparo Cannavò, si terrà il secondo incontro del ciclo, guidato dallo psicoterapeuta Dott. Guido De Caro, esperto di relazioni umane e dinamiche comunicative.
Il ciclo è promosso e organizzato dalla Parrocchia San Nicola di Bari e Santa Maria della Neve, in collaborazione con le Associazioni Ape Reggina e Oratorio Sant’Agata, che insieme condividono il desiderio di offrire alla comunità un’opportunità concreta di crescita personale e dialogo autentico.
Dopo l’introspezione sul tema dell’identità e della percezione di sé affrontata nel primo incontro, questa seconda tappa si focalizzerà sull’incontro con l’altro: come comunicare in modo autentico, ascoltare profondamente, evitare i fraintendimenti e creare relazioni vere.
Attraverso strumenti pratici e linguaggio accessibile, il Dott. De Caro guiderà i presenti in un dialogo partecipativo, capace di toccare il vissuto quotidiano di ciascuno, in un’atmosfera accogliente e non giudicante.
A commentare il senso profondo dell’iniziativa è Don Giovanni Gattuso, parroco della comunità e presidente delle associazioni coinvolte, che sottolinea l’importanza di uno spazio come questo, in cui non si offre “una risposta”, ma la possibilità di porsi nuove domande:
«L’idea di questo ciclo è nata dal desiderio di prendersi cura della parte più umana e spesso trascurata di noi: quella che riguarda il modo in cui ci conosciamo, ci raccontiamo e ci incontriamo. In un tempo in cui si parla tanto ma si ascolta poco, fermarsi per riflettere e condividere esperienze può diventare un gesto di cura profonda. Non è un’iniziativa “per gli altri”, ma con gli altri: un cammino aperto, umile, in cui ciascuno può ritrovare qualcosa di sé».
E prosegue:
«Il primo incontro ci ha confermato quanto ci sia fame di autenticità. Non proponiamo risposte facili, ma uno spazio in cui pensare insieme, senza giudizio. Se anche solo una persona tornerà a casa con una domanda nuova o uno sguardo più vero verso se stessa e verso gli altri, avremo raggiunto un piccolo grande obiettivo.»
Un percorso aperto a tutti
Il ciclo è rivolto a giovani, adulti, famiglie, educatori, operatori pastorali e sociali, e a chiunque desideri approfondire il proprio modo di relazionarsi. Non è necessario aver partecipato al primo incontro per seguire i successivi: ogni appuntamento ha valore a sé, pur inserendosi in un percorso unitario.