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Morto il bimbo travolto da un muro a Gioia Tauro, ricoverato all’Ospedale di Messina

Non ce l'ha il più grave dei 3 fratellini travolti da un muro, mentre giocavano. Il suo gemello ed il maggiore ricoverati a Polistena

di redazione
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E’ morto Nicodemo, il bambino di 8 anni che era rimasto ferito ieri a Gioia Tauro, insieme ad un gemello e al fratello più grande di 13 anni, a causa del crollo di un muro sotto il quale i tre stavano giocando.

Il decesso é avvenuto nel policlinico di Messina, dove il bambino era stato trasferito in elisoccorso.

Nicodemo aveva riportato fratture e alcune lesioni interne.

Le condizioni del bambino si sono aggravate oggi e nel pomeriggio é sopravvenuto il decesso. Il fratello gemello di Nicodemo e quello più grande si trovano ricoverati nell’ospedale di Polistena.

 

Il cordoglio alla famiglia del Garante Marziale: “Ferita profonda, massima solidarietà alla famiglia colpita
“Il tragico evento che si è consumato a Gioia Tauro, con la perdita della vita di un bambino e il ferimento di altri componenti della stessa famiglia, rappresenta una ferita profonda per l’intera comunità calabrese. Di fronte a un dolore tanto grande, si resta attoniti. Non esistono parole capaci di lenire una simile sofferenza, ma il silenzio partecipe e la vicinanza umana e istituzionale sono doverosi”: lo dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione CalabriaAntonio Marziale, esprimendo il più profondo cordoglio per la tragedia che ha coinvolto una giovane famiglia in circostanze di estrema drammaticità.
“Il pensiero – continua il Garante – va innanzitutto al bambino che ha perso la vita in modo così prematuro e doloroso. Ma anche ai familiari rimasti coinvolti, ai quali va tutta la mia partecipazione e un sincero augurio di forza per affrontare un momento che segnerà per sempre le loro esistenze. La dimensione di questo dolore va oltre ogni comprensione e chiama ciascuno di noi, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, a un atteggiamento di rispetto profondo”
“Quando viene spezzata una giovane vita – prosegue Marziale – è l’intera società a dover fermarsi, riflettere, stringersi attorno a chi resta e soffre. Il lutto di una famiglia diventa, inevitabilmente, anche il lutto di una comunità intera, che oggi è chiamata a farsi carico, in punta di piedi, di questo dolore immenso”.
“Come Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria – conclude – intendo unirmi al cordoglio più autentico e sentito, e far pervenire alla famiglia colpita l’abbraccio e la vicinanza di tutta l’istituzione. A volte il silenzio è l’unico linguaggio possibile di fronte alla tragedia: che questo silenzio sia colmo di rispetto, solidarietà e presenza umana”.

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