Si è svolto nei giorni scorsi a Montesilvano, in Abruzzo, il 49° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia (SIN), uno degli appuntamenti più autorevoli e attesi nel panorama sanitario nazionale.
L’evento ha riunito centinaia di neonatologi, pediatri e operatori sanitari da tutta Italia per confrontarsi sulle sfide e sulle prospettive della medicina perinatale.
Dopo il videomessaggio del Ministro della Salute Schillaci, il Presidente nazionale della SIN, Professor Massimo Agosti, ed i vari rappresentanti istituzionali hanno posto l’accento sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e centralità della persona, ribadendo che la crescita scientifica non può prescindere dal valore umano e relazionale della cura.
ERCALE: DA REGGIO CALABRIA LA VOCE DEI PIÙ PICCOLI FINO AL CUORE DELLA NEONATOLOGIA ITALIANA.
In questo contesto di confronto scientifico di altissimo livello, ha avuto un significato speciale la partecipazione dell’Associazione “Eracle” di Reggio Calabria, in rappresentanza delle associazioni di Neonatologia aderenti al Coordinamento Nazionale “Vivere”, guidato dalla Presidente Martina Bruscagnin.
L’intervento di Eracle ha contribuito a dare al congresso la dimensione umana della cura, quella fatta di emozioni, di paure e di speranze, le stesse che accompagnano ogni percorso di prematurità.
Al congresso ha preso parte anche la dottoressa Isabella Mondello, primario della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Reggio Calabria.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE ARTURO CALLEGARI
“Da una fragilità è nata una comunità”. Sul palco del congresso, il presidente di Eracle, Arturo Callegari, ha tenuto un intervento intenso, nel quale ha ripercorso la nascita e il cammino dell’associazione.
Fondata nel 2011 su impulso di un gruppo di genitori e medici del reparto di Neonatologia di Reggio Calabria, guidati dal Dott. Antonino Nicolò e dalle Dottoresse Pina Timpani e Claudia Laghi, Eracle è nata come risposta al bisogno di sostegno e condivisione di chi affronta la difficile esperienza della nascita prematura.
“La vita ti cambia in un istante — ha raccontato Callegari — e ti ritrovi catapultato in un mondo nuovo, fatto di paure, ma anche di legami profondi. Da quella fragilità è nata una comunità che oggi è in grado di sostenere tanti altri genitori.”
Nel suo intervento, Callegari ha voluto sottolineare anche il valore del contatto pelle a pelle, la kangaroo mother care, definendolo “una connessione umana potentissima”, una delle esperienze più autentiche e curative nel percorso genitore-bambino. Per questo è stata rimarcata l’importanza della possibilità di accesso H24 dei genitori alle TIN, diritto sancito dalla Carta dei Diritti del nato prematuro, ma ancora troppo spesso non adeguatamente applicata.
PROGETTI E SFIDE: UNO PSICOLOGO IN REPARTO PER UNA RETE DI SOSTEGNO ATTIVA.
Il presidente ha poi illustrato alcuni dei progetti più recenti promossi da Eracle, tra cui la proposta di inserimento di uno psicologo nel reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Reggio Calabria, iniziativa che l’associazione intende sostenere interamente, per garantire ai genitori un supporto emotivo e psicologico durante la degenza.
Nonostante le difficoltà burocratiche, ha spiegato Callegari, l’impegno dell’associazione resta saldo: “Siamo convinti che ogni gesto di vicinanza possa fare la differenza nel cammino di una famiglia.”
Durante la presentazione, è stato proiettato un video emozionale che racconta la storia di Eracle e le testimonianze di genitori che hanno vissuto la prematurità, restituendo attraverso immagini e parole la forza del legame e della condivisione.
ERACLE E VIVERE: LA FORZA DELLE FAMIGLIE NELLA RETE NAZIONALE.
La partecipazione di Eracle al Congresso SIN, in rappresentanza del Coordinamento Nazionale Vivere, ha riaffermato il ruolo fondamentale delle associazioni dei genitori nel panorama neonatologico italiano.
Vivere, che riunisce circa cinquanta realtà da Nord a Sud, è una rete che lavora per promuovere il dialogo tra famiglie e operatori sanitari, affinché la cura del neonato fragile sia sempre più partecipata, empatica e condivisa.
Il fatto che un’associazione del Sud come Eracle, da Reggio Calabria, sia stata chiamata a rappresentare Vivere in un contesto nazionale così prestigioso, è un segno tangibile del valore del lavoro svolto sul territorio, della fiducia costruita negli anni e della capacità di essere un riferimento per altre realtà associative; un riconoscimento del lavoro e dell’impegno costante che l’associazione porta avanti da oltre quattordici anni in Calabria, ma anche a livello nazionale, con la presenza attiva nel coordinamento guidato dalla Presidente Bruscagnin.
RESPONSABILITÀ E SPERANZA: IL MESSAGGIO FINALE.
In chiusura del suo intervento, Arturo Callegari ha lasciato un messaggio che racchiude l’essenza del cammino di Eracle: “Ognuno di noi ha una responsabilità quando ha un sogno, un obiettivo, uno scopo. In Eracle, la responsabilità fa parte del nostro DNA. Il nostro scopo è stare accanto ai genitori, sostenerli e continuare a fare bene.” A testimonianza concreta del suo impegno, l’associazione gestisce oggi la Casa di Eracle, un bene confiscato alla criminalità organizzata e restituito alla collettività, che a Reggio Calabria accoglie le famiglie con bambini ricoverati al GOM. Un luogo di accoglienza, solidarietà e speranza, dove l’umanità continua ogni giorno a tradursi in gesti concreti di sostegno e vicinanza.
Il Congresso SIN svoltosi in Abruzzo si è così confermato come un luogo d’incontro tra scienza e umanità, dove la tecnologia si mette al servizio della vita e dove la voce dei genitori diventa parte integrante del percorso di cura e di crescita collettiva.