Home » Ponte sullo Stretto: le reazioni politiche dopo la decisione della Corte dei Conti

Ponte sullo Stretto: le reazioni politiche dopo la decisione della Corte dei Conti

Ecco le reazioni politiche dopo la decisione della Corte dei Conti che ha negatola il visto di legittimità del Cipess sul Progetto

di redazione
15 letture

“La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer”, ha affermato la premier, Meloni.

“La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione – ha poi aggiunto – rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”

 

Salvini: “Nessuna opera definanziata per pagare il Ponte”

“Nessuna opera sarà definanziata per pagare il ponte da Bolzano a Palermo. Ognuno la pensa come vuole, noi intendiamo andare avanti con il ponte”, ha dichiarato il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time alla Camera.

“Che un Ponte non abbia interesse pubblico lo scopro oggi, un’opera pubblica che coinvolgerà 120 mila posti di lavoro e quindi dire di no a questi posti di lavoro mi sembra curioso da parte di alcune forze politiche o sindacali di sinistra”, ha sottolineato Salvini. “Falso che se si fa il ponte non si fanno tutte le altre opere in Calabria e Sicilia. Stiamo investendo 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 miliardi in Calabria, oggi con questa mole di investimenti non fare il Ponte non avrebbe nessun senso”, ha spiegato il ministro.

Ponte Stretto. Ferrante (Mit), Da C. Conti ingerenza indebita, progetto va avanti
“La decisione della sezione centrale della Corte dei Conti sulla delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto rappresenta un’ingerenza grave ed indebita, che riflette la volontà di prevaricare scelte politiche spettanti solo al Governo e al Parlamento, espressioni della volontà popolare. Non è bastato aver fornito risposte documentali esaustive e puntuali a tutti i rilievi formulati dalla Corte, che evidentemente – mossa da pregiudizio ideologico – vuole poter decidere arbitrariamente quali opere pubbliche vadano realizzate e quali no. Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura strategica per il Paese, sostenuta fortemente anche dall’Europa e approfondita meticolosamente in tutti i suoi aspetti procedurali, che consentirà di modernizzare il sistema dei trasporti nazionale, rendere più competitivi i nostri territori e fungere da volano per occupazione, crescita e sviluppo del nostro Sud. In questi tre anni troppo spesso singolari pronunce giurisdizionali hanno tentato di bloccare riforme e provvedimenti del Governo. Un’opposizione giudiziaria inammissibile in uno stato di diritto e che mina l’equilibrio tra poteri dello Stato. Ma è un tentativo destinato a fallire. Il progetto sul Ponte va avanti, come anche la riforma costituzionale della giustizia che oggi approveremo in via definitiva”. Lo afferma il deputato di Forza Italia e Sottosegretario al Mit Tullio Ferrante.

Potrebbe interessarti: