A Palazzo Alvaro il via ad un evento che si concluderà venerdì al “Cilea”. Per il sindaco la fondazione presieduta da Pino Bova ha «il grande merito di coinvolgere ogni associazione del territorio»
E’ stata presentata, nella sala Gilda Trisolini di Palazzo Alvaro, la 57° edizione dei Premi letterari “Rhegium Julii” dal presidente della fondazione, Pino Bova, alla presenza del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà. L’evento, organizzato in più giorni, vedrà la sua conclusione con la cerimonia finale di venerdì 7 novembre, alle ore 21:00, al teatro comunale “Francesco Cilea”.
«Noi non saremo soltanto compagni di viaggio, ma i primi sostenitori di chi, come il Regione Julii, promuove la cultura, la storia, i valori identitari della città declinandoli al futuro e costruendo la nostra comunità». Così, il sindaco Falcomatà ha sottolineato l’impegno della Città Metropolitana e del Comune verso una realtà che, in 57 anni, «ha permesso di far arrivare, in città, i maggiori scrittori di fama nazionale e internazionale, personaggi di spicco del mondo della letteratura, della poesia, del giornalismo e, allo stesso tempo, ha consentito di far conoscere le nostre peculiarità e bellezze a centinaia di personalità del mondo della cultura». «Credo – ha aggiunto Falcomatà – che oltre a questo grande merito, la neonata fondazione possa contare anche il pregio di aver saputo guardare oltre i propri confini, aprendosi alle tante altre associazioni presenti sul territorio nella piena consapevolezza che la cultura è un valore che non appartiene ad uno solo, ma è un bene di tutti».
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha ricordato anche i trascorsi del sodalizio sin dai tempi del suo primo insediamento: «L’associazione viveva una fase di sofferenza, di passaggio, di parziale cambiamento di pelle con tutte le incertezze che questo comporta. Abbiamo fatto riunioni molto dure e difficili, quando non c’erano le risorse e nemmeno una sede dove potersi incontrare. Subentrava un po’ di stanchezza e qualcuno lasciava trasparire la voglia di mollare dopo quasi 50 anni. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che non solo non si poteva mollare, ma bisognava trovare delle soluzioni per ripartire nel miglior modo possibile. Da lì è nata questa sorta di seconda giovinezza per il “Rhegium Julii” che mi auguro possa continuare sempre di più».
Il presidente Pino Bova, invece, ha rappresentato le tre novità principali di questa nuova edizione: «La nascita della fondazione per costruire ipotesi di relazioni con istituzioni e imprese per rafforzare il mondo della cultura; la nomina del nuovo presidente della giuria, Roberto Napoletano, figura di spicco del mondo del giornalismo e della cultura, che succede a Corrado Calabrò, al quale dobbiamo un profondo ringraziamento per quello che rappresenta per il Paese e per l’opera nel campo della poesia; l’apertura del premio alle scuole superiori, dove sono nati gruppi giovanili per far crescere nuovi talenti».
Quindi, l’annuncio dei vincitori nelle diverse categorie: Milena Palminteri per il suo “Come l’arancio amaro” (ed. Bompiani) riceverà il premio Corrado Alvaro-Narrativa; Milena Gabanelli e Simonia Ravizza, autrici di “Codice rosso” (ed. Fuoriscena) vincitrici del Premio Leonida Repaci per la saggistica; a Giancarlo Pontiggia e “La materia del contendere” (ed. Garzanti) andrà il premio Lorenzo Calogero per la poesia; Fabrizio Mollo con “Gli altri” (ed. Rubbettino) alzerà il premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici; Vito Mancuso, teologo e filosofo, è, infine, il vincitore del Premio internazionale Rhegium Julii.