“Il sindaco si è permesso di fare ciò che ha fatto perché lo ha già fatto e perché gli è sempre stato permesso“: così esordisce Saverio Pazzano, criticando l’attuale classe dirigente nella gestione amministrativa di Reggio Calabria.
“Una città in cui è assente la politica, perché non è politica quella delle segrete stanze, dei giochi di partito che hanno paralizzato Reggio”, continua Pazzano, rivolgendosi al sindaco Falcomatà, accusandolo di prendere decisioni unilaterali che lasciano “la città priva di un appiglio, priva di una comunità politica capace di reagire”.
Il consigliere de “La Strada” ribadisce la posizione di sfiducia verso l’intera gestione amministrativa degli ultimi anni, sottolineando la mancanza di partecipazione e di democrazia da parte delle istituzioni reggine. Pazzano sottolinea inoltre l’assenza di un dialogo diretto con la città, di una politica concentrata “su relazioni verticali e favori personali”, prospettando piuttosto la possibilità di ristrutturare la politica a partire dalla base.