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Palazzo San Giorgio: presentata la Segreteria Generale di Confintesa Reggio

Il segretario Raffa: "I dati sulla Calabria sono drammatici: abbiamo perso oltre il 10% della popolazione lavorativa dal 1995, con quasi un calabrese su due a rischio povertà e un tasso di NEET (giovani inattivi) che è il più alto d'Italia, al 26,2%"

di S L
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Nel salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio è stata presentata la Segreteria generale di Confintesa Reggio Calabria Città Metropolitana.

All’incontro hanno preso parte, per l’Amministrazione comunale, l’assessore alle Attività produttive Alex Tripodi e il consigliere comunale con delega al Turismo e allo Sport Giovanni Latella. Per Confintesa erano presenti il segretario generale Francesco Prudenzano, il coordinatore regionale Saverio Pizzuti e il segretario generale di Reggio Calabria Città Metropolitana Renato Raffa, che ha anche moderato i lavori.

Raffa ha espresso «orgoglio ed entusiasmo per un inizio che rappresenta una scommessa per questa terra. Una scommessa che parte da palazzo San Giorgio, dalla casa dei cittadini per ripartire dalla dignità della persona».

«I dati sulla Calabria, ha sottolineato Raffa,  sono drammatici: abbiamo perso oltre il 10% della popolazione lavorativa dal 1995, con quasi un calabrese su due a rischio povertà e un tasso di NEET (giovani inattivi) che è il più alto d’Italia, al 26,2%. La riduzione della disoccupazione non è merito di nuovi posti, ma del ritiro delle persone dal mercato. Ci chiediamo: quale madre partorisce i propri figli per vederli andar via? Confintesa si pone come Osservatorio di sicura attendibilità, respingendo con forza l’idea di un sindacato politicizzato, con l’obiettivo di affrontare questa crisi strutturale che mina la dignità della persona. Dobbiamo lavorare insieme, Istituzioni e corpi intermedi, per un confronto snello e pratico che progetti un futuro duraturo e inclusivo»

Il segretario generale Prudenzano ha precisato la mission di Confintesa: «Siamo presenti da tre anni nel CNEL. In questo territorio esiste un problema di democrazia che vogliamo contribuire ad affrontare con segni concreti. Il ruolo del sindacato ha un valore essenziale come rappresentanza collettiva: vogliamo rimettere al centro un’idea sana di corpo intermedio, non confusa con altri interessi».

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