Il sindaco Giuseppe Falcomatà, dopo l’intervento a sorpresa di “Caprì-Sindaco”, ha tracciato un bilancio degli undici anni alla guida della città, ripercorrendo le scelte, le difficoltà e i risultati raggiunti dall’amministrazione comunale.
“Io ho trovato la mia strada, ho scelto consapevolmente di fare il sindaco non è stata una cosa che è capitata. Era una strada che sentivo nelle mie corde e che ho voluto percorrere fino in fondo”.
“La mia è stata un’idea di sindaco di strada; presente nei quartieri, nei cantieri, nelle iniziative della città, ma soprattutto nel tessuto sociale della comunità”.
“Ho maturato in questi anni l’idea di non dover chiedere agli altri di mettersi nei miei panni ma di essere io a mettermi nei loro. Capire le priorità dei cittadini, delle famiglie, delle persone che chiedono al sindaco di rispondere ai loro bisogni”.
“Non si va avanti da soli e non si può procedere a compartimenti stagni. I risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro collettivo, basato su un rapporto vero, trasparente e leale”.
Tra i risultati evidenziati, il risanamento dell’Ente e il ritorno alla normalità amministrativa che consegna un Comune più sano, con i conti in ordine, senza creditori in fila e senza tensioni che in passato hanno segnato momenti difficili della vita istituzionale della città.
Falcomatà ha anche sottolineato come molti dei cambiamenti realizzati siano ormai entrati nella quotidianità dei cittadini, diventando normalità: cose fatte insieme che oggi fanno parte della Reggio Calabria di tutti i giorni.
Nel salutare la struttura comunale e la città, Falcomatà ha condiviso una frase che ha accompagnato il suo percorso amministrativo e politico: “Non ti è imposto di completare l’opera, ma non sei libero di sottrartene”.
Il sindaco ha infine rivolto gli auguri di buone feste natalizie a tutti, ringraziando per il lavoro svolto in questi anni sottolineando i risultati raggiunti e la necessità di continuare ad operare tutti per il bene comune con amore per la città.