Questa mattina, presso il Palazzo ed Governo, si è tenuto un incontro per definire la programmazione delle fasi di sgombero totale dell’area oggetto dell’intervento di realizzazione del Museo del Mediterraneo, inserito tra i 14 attrattori culturali di rilevanza nazionale finanziati dal Ministero della Cultura a valere sul Piano Nazionale Complementare al PNRR.
Alla riunione, coordinata dal Prefetto Clara Vaccaro, hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Reggio Calabria, dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, della Capitaneria di Porto, della COBAR s.p.a. e della R. Marine Group s.r.l..
In particolare, è stato concordato che, entro il prossimo 24 dicembre, la R. Marine Goup s.r.l. provvederà a sgomberare totalmente l’area interessata dalle imbarcazioni ancora presenti in loco, ed alla rimozione del travel lift su ruote, grazie anche all’intervento di manutenzione della viabilità effettuato nelle scorse settimane. Anche il container insistente sull’area sarà rimosso, per consentire alla COBAR s.p.a. di riprendere i lavori dalla data del 29 dicembre prossimo.
Il Comune di Reggio Calabria, nelle more della consegna dell’area oggetto di concessione demaniale alla R. Marine Grup s.r.l., si è reso disponibile a rilasciare un’autorizzazione temporanea all’occupazione per eventuale stoccaggio di materiale inattivo.
Con la consegna delle aree residue al Comune di Reggio Calabria, da parte dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, la ditta COBAR s.p.a. potrà avviare le fasi di esecuzione del Lotto 1 dell’opera.
Il rispetto del cronoprogramma condiviso dai soggetti intervenuti è finalizzato a garantire il superamento dei target sottesi al finanziamento, ed a facilitare il monitoraggio dell’iter di progetto.
L’intervento della Prefettura, volto a prevenire criticità in relazione al finanziamento dell’opera, è stato recepito dai partecipanti come stimolo a cogliere la rilevanza di un investimento ministeriale di notevole portata, con ricadute ad ampio raggio sullo sviluppo produttivo del territorio.
Ogni intervento destinato a generare un cambiamento profondo comporta impegno e responsabilità collettivi, che devono essere recepiti da tutti come opportunità ed investimenti per il futuro.