Una via del quartiere Gallico Superiore porta ora il nome di Pasquale Mazzù, internato in un campo di concentramento nel 1943 dopo aver rifiutato di collaborare con le truppe tedesche e poi insignito della croce al merito di guerra, il quale, dopo la Seconda Guerra Mondiale ha dedicato la vita all’insegnamento.
La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza del consigliere comunale Giuseppe Giordano, del presidente della Commissione Toponomastica Domenico Cappellano e del sindaco Giuseppe Falcomatà. Presente anche il già assessore comunale Francesco Gangemi.
Il nipote, Domenico Mazzù, ha ricordato gli eventi salienti dell’esistenza del suo illustre avo.
Nato a Reggio Calabria il 15 agosto 1914, Mazzù divenne sottotenente di complemento nell’Artiglieria e istruttore militare, venendo assegnato nel 1940 al Distretto militare di Bolzano e poi al Comando Difesa Territoriale d’Albania. Nel 1943, nonostante le sorti del conflitto volgessero verso una vittoria delle truppe alleate, raggiunse i suoi uomini in Albania al termine della licenza a Gallico. Il 12 settembre dello stesso anno venne catturato dalle truppe tedesche e rinchiuso presso il campo di concentramento di Rawa-Ruska in Galizia, nell’odierna Ucraina. Il 17 settembre 1945 fece ritorno a Reggio Calabria con mezzi di fortuna. Nel 1980 fu autorizzato a fregiarsi del distintivo d’onore per i patrioti “Volontari della Liberta”. Conseguì la laurea in matematica dedicandosi all’insegnamento e concludendo la sua carriera presso la Scuola Media Galileo Galilei di Reggio Calabria. Morì a Reggio Calabria il 10 febbraio 2006.