La metafora del circo come metafora della vita: parte da qui il percorso de “La donna dal vestito rosso”, la nuova produzione di “Scena Nuda” andata in scena nell’ambito del progetto “Reggio Fest”, promosso dal Comune di Reggio Calabria con fondi Mic e rivolto alle periferie delle Città metropolitane. Una performance affascinante, quella proposta dalla Compagnia teatrale diretta da Teresa Timpano, in cui la protagonista, interpretata da Ksenija Martinovic, incarna più ruoli, più figure del mondo del circo – dalla contorsionista alla domatrice, alla cartomante – cui si alternano, tra riflesso e metafora, archetipi femminili, mondi in cui la donna viene racchiusa dalle convenzioni, dalla società. Mondi in cui la figura femminile al centro della scena cerca di costruire, con fatica, una propria identità. Un ideale viaggio – che si alimenta anche dell’atmosfera creata dallo scenario in cui si svolge – reso attraverso una drammaturgia, una scrittura fondata proprio sulla metafora, sull’incontro tra fantasia e realtà, sulla magia di un personaggio che cerca di andare, appunto, oltre gli archetipi.
“La donna dal vestito rosso” ha rappresentato tutto questo per il numeroso pubblico che ha affollato l’Argiturismo Rudì, a Gallina, per assistere alla prima presentazione dello spettacolo, che si inserisce nel progetto “R-Evolution”, che vede impegnata la Compagnia “Scena Nuda”, insieme ad altre importanti realtà teatrali italiane ed internazionali, nello sviluppo di percorsi creativi che coinvolgano i giovani artisti. Come nel caso degli artisti che hanno realizzato “La donna dal vestito rosso”: a dirigere lo spettacolo, su testo di Bruna Bonanno, il regista Matthieu Pastore, che, con una precisa visione drammaturgica, ha evidenziato la capacità di fare entrare gli spettatori nel racconto e la grande padronanza scenica dell’attrice Ksenija Martinovic.
Ancora un importante momento, dunque, di questa intensa stagione di “Scena Nuda”, al quale si aggiungerà un nuovo appuntamento: un laboratorio – il primo condotto dalla Compagnia reggina a Milano – incentrato su una nuova produzione, sostenuta dal Fus (Fondo Unico dello spettacolo) del Ministero della Cultura, che debutterà il 6 ottobre, a Castrovillari, sul prestigioso palco di Primavera dei Teatri, uno dei più importanti festival di teatro contemporaneo. Parliamo di “Questioni di famiglia”, che sarà, appunto, al centro del laboratorio che la Compagnia “Scena Nuda” terrà, dal 28 settembre al 2 ottobre, a Pacta dei Teatri, a Milano: sarà un momento di analisi, di indagine sullo spettacolo, curato dal regista di “Questioni di famiglia”, Andrea Collavino, e dagli interpreti, Teresa Timpano e Filippo Gessi. Uno spettacolo nato dal confronto, dal lavoro intenso che ha permesso ad attori e regista di creare un parallelo, un incontro tra la vita di due personaggi come Antonio e Cleopatra e quella di una coppia contemporanea, dei due protagonisti che indagano sui temi principali che affiorano dal testo originale. Il laboratorio consentirà di fare entrare gli allievi nell’iter del lavoro di costruzione dello spettacolo, riaprendolo, arricchendolo anche di nuovi stimoli.