Sono passati trent’anni dall’inizio dell’incredibile viaggio posto in essere dal Prof. Piero De Vita, presidente e fondatore dell’Associazione L’Albero della Memoria, che nella giornata del 1 novembre 2022 taglia, viva e vitale, un ragguardevole traguardo. Trent’anni al servizio del territorio, diventando parte integrante del tessuto sociale complesso, sfaccettato e prismatico. Trent’anni da quel lontano, indimenticato ed indimenticabile 1992, anno in cui un gruppo di studiosi e ricercatori, capitanati dal Prof. De Vita e dalla vicepresidente Dott.ssa Angela Malatacca, si riuniscono con l’obiettivo di documentare la storia, le tradizioni, il dialetto della comunità di Trebisacce e dell’Alto Jonio.
Nel corso di ben tre decenni l’Associazione L’Albero della Memoria è cresciuta ramificando le proprie competenze e prerogative in diversi contesti sociali, a partire dal teatro, con la fondazione dell’omonima compagnia teatrale che ha dato vita ad una serie di iniziative volte a raccontare il territorio, le sue storie e la sua Storia, imprimendo una forte impronta didattica a tutta l’attività, perché il teatro è e resta quella finzione capace di insegnare la vita.
E ancora: il progetto Integrazioni supportato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Giovani, i progetti di doposcuola per alunni e studenti in difficoltà, la nascita del festival dedicata alla poesia “Sempre caro mi fu questo ermo colle”, che ha registrato interrottamente oltre venti edizioni, le collaborazioni con gli istituti religiosi e le parrocchie a supporto delle attività di animazione, i laboratori teatrali e gli spettacoli che hanno raccontato ad esempio, in un elenco esemplificativo e non certo esaustivo, tanto “Lo sbarco dei Saraceni” a Trebisacce, quanto la figura della Medaglia d’Oro al Valore di Trebisacce, Alfredo Santino Lutri, caduto nel corso di un’eroica azione nel corso della II Guerra Mondiale, celebrato da una rappresentazione che ha rievocato una memoria perduta.
Non è mancata l’impegno per la promozione della lettura (Il Maggio dei Libri, #ioleggoperché), per il recupero delle antiche tradizioni, dei giochi del passato, delle poesie, filastrocche, canti della tradizione popolare che rischiavano di finire nell’oblio ma che invece sono stati salvati dalla determinazione e dall’impegno dei componenti di questa prestigiosa, blasonata e fondamentale realtà. Significativo il recupero dei canti popolari della Settimana Santa in dialetto “Lu venneri i marzo”, la costituzione della Confraternita del SS. Crocifisso, il supporto alla parrocchia per la valorizzazione a legata ai Re Magi (“Jàme a ttirà a Stella”), passando per il lavoro legati ai presepi artistici e al palio devozionale dedicato a Sant’Antonio Abate.
Oggi L’Albero della Memoria, forte di un’esperienza e di una crescita trentennale porta avanti progetti dedicati al Servizio Civile Universale, lavora ad un laboratorio teatrale che sottragga ragazzi e adulti di tutte le età all’apatia dei tempi, operando una sensibilizzazione sui temi più importanti legati alla filosofia del quotidiano, valorizzando i tanti talenti inespressi di un tessuto sociale che può e deve essere anche la coperta con cui riscaldarsi dal freddo dell’inedia.
Colonna portante della comunità cittadina e della rete degli Enti del Terzo settore del territorio e del CSV ( Centro Servizi Volontariato) con sede a Cosenza, L’Albero della Memoria rinnova nel giorno del proprio compleanno l’impegno di porsi al servizio dei cittadini dell’Alto Ionio, aprendo le porte a nuove collaborazione e iscrizioni alle numerose attività in programma, perché un albero che affonda nel tempo le proprie radici genera i frutti della conoscenza e dell’inclusione, abbraccia e protegge con forti rami chi cerca ristoro e stimoli all’ombra della propria chioma. Tanti auguri all’Associazione L’Albero della Memoria e lunga vita a tutti coloro che si pongono al servizio degli altri attraverso la formula dell’Associazionismo.