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La vicinanza dei sindaci a Falcomatà: “Bloccata attività amministrativa”

I sindaci dell'area metropolitana di Reggio Calabria hanno sottoscritto a larghissima maggioranza un documento di vicinanza e solidarietà al sindaco Falcomatà

di redazione
Il Consiglio comunale reggino conferma il proprio sostegno all’azione amministrativa intrapresa dal sindaco Giuseppe Falcomatà dopo l’ultima pronuncia della Corte d’appello sul processo cosiddetto “Miramare”. Il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, si è detto «fiero di continuare il progetto e la visione di città condivisa con un condottiero, con chi ha deciso di mettere la faccia e si è speso per Reggio non negli anni in cui era facile governare, ma quando si è trattato di ricostruire il tessuto sociale ed economico e risanare un debito indecifrabile».
«C’ero quando si è trattato di salvare i lavoratori Atam – ha detto –  quando si è avviato il percorso di stabilizzazione degli Lsu-Lpu e quando si è avviata la stagione dei concorsi dopo che era stato impedito, all’Ente, il diritto di avere un numero congruo di dipendenti e funzionari per cause da ricercare altrove. A tal proposito, non finirò mai di ringraziare tutti i dipendenti comunali per i sacrifici cui sono stati chiamati da dieci anni a questa parte».
Brunetti, nel corso del suo intervento, ha risposto anche «alle mistificazioni ed alle bugie dette in aula sugli impegni di spesa relativi alle risorse europee» ed ha mostrato il lungo elenco dei finanziamenti messi in campo su Pnrr, ReactEu e Pon Metro. «Noi – ha concluso – non stiamo facendo nulla di più e nulla di meno del mandato affidato dai cittadini. Proseguiamo ad amministrare la città secondo la volontà popolare. Una città che, indiscutibilmente, ha riconquistato autorevolezza a Roma e nei Ministeri dove rischiamo ad interloquire con rinnovata stima e apprezzamento».
Compatta, la maggioranza è intervenuta a sostegno del sindaco Falcomatà e degli amministratori sospesi, in particolare con gli interventi del capogruppo  Pd, Giuseppe Sera, e dei consiglieri Carmelo Versace e Filippo Burrone. Per il consigliere Sera «il Partito democratico sarà presente e leale ad ogni momento della vita amministrativa, seguendo pedessequamente il mandato elettorale. Arrivino i più sinceri ed affettuosi saluti di vicinanza a Giuseppe Falcomatà ed ai consiglieri sospesi».
Secondo Carmelo Versace, «la politica con la P maiuscola dovrebbe fare quadrato rispetto alle accuse mosse in queste ore». «Questa amministrazione – ha spiegato – era impossibilitata ad effettuare investimenti e, nonostante tutto, sta portando avanti un programma lineare e condivisio dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Non temiamo il centrodestra, fintamente unito e plasticamente diviso in più posizioni da come è ampiamente emerso durante il dibattito in consiglio». Anche il consigliere Burrone, a nome del gruppo Democratici e progressisti, ha rinnovato «massima fiducia a Giuseppe Falcomatà definito, dal sottosegretario Vittorio Sgarbi, “un ottimo sindaco che fa bene a non dimettersi”». «Sono orgoglioso – ha ribadito – di far parte di un’amministrazione che ha salvato 300 lavoratori dell’Atam, azienda sull’orlo del fallimento, ha chiuso la stagione delle “società miste” dando vita a Castore ed ha garantito tre asili nido che apparivano un miraggio». «Noi – ha concluso – chiamiamo a raccolta le migliori energie e le forze sane della città e del consiglio comunale per supportare questo processo di crescita».
Esaurite le fasi preliminari, il consiglio comunale ha discusso ed approvato i 14 punti all’ordine del giorno, fra i quali la presa d’atto dell’ingresso in aula della consigliera Ersilia Andidero in sostituzione del consigliere Antonio Castorina, il via libera al regolamento per lo svolgimento delle sedute degli organi consiliari in modalità telematica ed al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.

“Sono ampiamente riconosciuti i rischi elevati ai quali i sindaci, nella loro attività, vanno incontro dal punto di vista giudiziario. La condanna per abuso d’ufficio per il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, costretto ad una lunga sospensione per effetto della legge Severino, conferma tutti i timori espressi, in questi anni, dagli amministratori locali che, da tempo, invocano la modifica della norma”. E’ quanto affermano in una nota i sindaci dell’area metropolitana di Reggio Calabria, che hanno sottoscritto a larghissima maggioranza, insieme a centinaia di altri amministratori, assessori e consiglieri comunali, un documento di vicinanza e solidarietà al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, sospeso per via dell’applicazione della Legge Severino in seguito ad una condanna per abuso d’ufficio. La sottoscrizione rimane comunque aperta ed ha già ottenuto l’adesione di numerosi sindaci e amministratori di altre province calabresi che saranno rese note nei prossimi giorni.

“In svariate occasioni – scrivono i sindaci – non ultima l’assemblea Anci di febbraio, ci siamo espressi in maniera univoca sulla necessità di superare i limiti della legge Severino nella parte in cui prevede una sospensione dal mandato amministrativo, seppur in assenza di una condanna definitiva, anche per reati minori e soprattutto per quelli dal profilo incerto come, per l’appunto, l’abuso d’ufficio. In questi anni sono stati tantissimi gli amministratori colpiti dall’ingiusto provvedimento di sospensione ed a loro va la solidarietà e la vicinanza di tutti i sindaci firmatari. Oltre a frenare l’azione amministrativa, da queste sospensioni deriva un grave danno per la vita della comunità privata di una guida democraticamente eletta. Per il sindaco stesso, poi, le ripercussioni, sia politiche sia personali, sono indubbiamente pesanti”.

“Nel confermare vicinanza e pieno sostegno al sindaco Giuseppe Falcomatà, agli amministratori e ai dirigenti coinvolti nel processo cosiddetto “Miramare”, in qualità di sindaci ed amministratori pubblici torniamo a ribadire la necessità che la legge Severino e le norme sull’abuso d’ufficio vengano modificate, circoscrivendo e limitando la responsabilità dei primi Cittadini. Il Parlamento, in questo senso, deve svolgere un ruolo cardine ed il Governo deve essere conseguente rispetto a quanto già annunciato dal ministro Nordio. Non c’è più tempo da perdere per raggiungere un obiettivo importante e per riconsegnare stabilità e continuità alla vita amministrativa delle nostre comunità”:

NOMI E COMUNI DEI SINDACI PRIMI FIRMATARI
1. Carmelo Versace, Sindaco ff Città Metropolitana
2. Paolo Brunetti, Sindaco ff Reggio Calabria
3. Nicola Fiorita, Sindaco di Catanzaro
4. Giuseppe Ranuccio, Sindaco di Palmi
5. Giovanni Piccolo, Sindaco di Seminara
6. Vincenzo Oliverio, Sindaco di Melicuccà
7. Mariateresa Fragomeni, Sindaco di Siderno
8. Antonio Tranquilla, Sindaco di Feroleto della Chiesa
9. Francesco Cosentino, Sindaco di Cittanova
10. Maria Foti, Sindaco di Montebello
11. Aldo Alessio, Sindaco di Gioia Tauro
12. Domenico Mantegna, Sindaco di Benestare
13. Salvatore Fuda, Sindaco di Gioiosa Jonica
14. Santo Monorchio, Sindaco di Bagaladi
15. Umberto Nocera, Sindaco di Palizzi
16. Saverio Zavettieri, Sindaco di Bova Marina
17. Daniela Arfuso, Sindaco di Cardeto
18. Domenico Penna, Sindaco di Roccaforte del Greco
19. Salvatore Valerioti, Sindaco di San Giorgio Morgeto
20. Francesco Malara, Sindaco di Santo Stefano
21. Sandro Sorbara, Sindaco di Galatro
22. Santo Casile, Sindaco di Bova
23. Pierpaolo Zavettieri, Sindaco di Roghudi
24. Salvatore Orlando, Sindaco di Melito Porto Salvo
25. Domenico Modafferi, Sindaco di Africo
26. Stefano Calabrò, Sindaco di Sant’Alessio
27. Cesare De Leo, Sindaco di Monasterace
28. Giuseppe Campisi, Sindaco di Ardore
29. Giorgio Imperitura, Sindaco di Martone
30. Vittorio Zito, Sindaco di Roccella Jonica
31. Alessandro De Marzo, Sindaco di Anoia
32. Antonino Micari, Sindaco di San Roberto
33. Adone Pistolesi, Sindaco di Bagnara
34. Francesco Nicolaci, Sindaco di Melicucco
35. Stefano Raschellà, Sindaco di Mammola
36. Orlando Fazzolari, Sindaco di Varapodio
37. Luca Gaetano, Sindaco di San Ferdinando
38. Vincenzo Maesano, Sindaco di Bovalino
39. Giovanna Pellicanò, Sindaco di Staiti
40. Vincenzo Valenti, Sindaco di Bivongi
41. Rosario Larosa, Sindaco di Canolo
42. Giorgio Antonio Tropeano, Sindaco di Stilo
43. Domenico Stranieri, Sindaco di Sant’Agata del Bianco
44. Giuseppe Pipicella, Sindaco di Careri
45. Giuseppe Trono, Sindaco di Stignano
46. Giorgio Tropeano, Sindaco di Stilo
47. Giuseppe Lupis, Sindaco di Agnana
48. Rosario Sergi, Sindaco di Platì
49. Rudi Lizzi, Vicesindaco di Gerace
50. Alessandro Giovinazzo, Sindaco di Rizziconi
51. Stefano Umberto Marrapodi, Sindaco di Caraffa del Bianco
52. Giovanni Pittari, Sindaco di San Giovanni di Gerace
53. Michele Conia, Sindaco di Cinquefrondi
54. Giuseppe Floccari, Sindaco di San Lorenzo
55. Angelo De Angelis, Sindaco di Serrata
56. Giovanni Alessi, Vicesindaco di Brancaleone
57. Sergio Rosano, Sindaco di San Pietro di Caridà
58. Antonio Albanese, Sindaco di Giffone
59. Giovanni Mangiameli, Sindaco di Ciminà
60. Sandro Repaci, Sindaco di Campo Calabro
61. Rocco Campolo, Vicesindaco Motta San Giovanni
62. Geppo Femia, Sindaco di Gioiosa Marina
63. Giusy Caminiti, Sindaco di Villa San Giovanni
64. Antonino Crea, Vicesindaco Ferruzzano
65. Antonio Romano, Vicesindaco Antonimina

La lista dei firmatari risulta ancora in aggiornamento. Gli ulteriori firmatari saranno comunicati nei prossimi giorni.

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