“È oltre 15 anni che si parla del Ponte sullo Stretto, ma non ci sono mai state le congiunture ideali per trasformalo da idea a fatto. Ora invece abbiamo il sì dell’Europa, un Governo nazionale che spinge e due Presidenti di Regione che stanno facendo squadra. È superfluo che lo dica, ma voglio ribadirlo: quest’opera rappresenta per noi sviluppo, ricchezza e lavoro”. A dirlo è il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria Giusi Princi, in collegamento video con il webinar “Ponte sullo Stretto, si riparte!” organizzato dal Comitato “Ponte Subito” e ospitato dall’Università degli Studi di Messina, nell’ambito dei corsi di Economics of Financial Markets e Politica Economica e Finanza Internazionale del prof. Bruno S. Sergi, del Dipartimento di Economia dell’ateneo siciliano. “Tema dell’incontro, coordinato dal giornalista Peppe Caridi – è scritto in una nota – è stato l’iter progettuale del Ponte sullo Stretto e il ruolo delle infrastrutture per la competitività del Sud. Tanti gli illustri interventi: dal vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ai Presidenti delle regioni Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani, dal Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, al Prof. Enzo Siviero, rettore dell’Università eCampus, passando per numerosi docenti e professionisti del settore”. “Non potevo non essere presente, seppur solo in video, ad un meeting di tale valenza tecnica, politica e amministrativa; ci tenevo a rappresentarvi la mia condivisione rispetto al progetto. E ritengo che calabresi e siciliani debbano essere felici di questa importante convergenza che si è determinata dopo tanti anni di dispute” ha aggiunto Giusi Princi, che poi vira sulle altre infrastrutture: “…ovviamente sappiamo bene che entrambe le regioni necessitano di tanti, fondamentali interventi nei collegamenti.
Al di là del fatto che l’Area integrata dello Stretto sia fortemente chiamata ad una governance unitaria in termini di trasporto. Per quanto riguarda la regione che rappresento, penso soprattutto alla SS106 Jonica e all’Aeroporto di Reggio. Ed infatti, non riteniamo che l’avanzamento concreto del progetto Ponte escluda interventi sulle altre opere”, chiarisce il Vicepresidente, che tra le sue deleghe ha anche quella alla Città metropolitana di Reggio Calabria. “La stretta e sinergica collaborazione con la regione Sicilia – conclude Princi – non farà altro che aiutarci, reciprocamente, a rivestire un ruolo ancor più determinante nell’agenda del nuovo Governo nazionale. Il concetto di fondo è che non vogliamo avere un’Italia a doppia velocità Nord/Sud. E in tal senso, il ruolo delle infrastrutture è decisivo. Ecco perché il Ponte sullo Stretto, insieme alle altre opere, sarà la chiave di volta, un volano di crescita economico-sociale a livello europeo.” (ANSA).
Costruire il Ponte sullo Stretto “tecnicamente non sarà semplice, va aggiornato il progetto. Il cdm che approva la legge di Bilancio probabilmente sarà lunedì. Il primo atto formale e concreto che riapre la via è reinsediare la società Stretto di Messina che è liquidazione da 9 anni e dovrà tornare a svolgere le proprie funzioni”. E’ quanto ha affermato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini parlando oggi ad un webinar a Messina sul Ponte. (ANSA)
Conftrasporto-Confcommercio ribadisce il ‘sì’ al ponte sullo Stretto di Messina. “Il tempo che passa è nemico dell’opera e gioca a favore di coloro non la vogliono – aggiunge il presidente Paolo Uggè in una nota – Lo sosteniamo fortemente da tempo: il progetto deve partire per collegare il popolo siciliano e l’economia del nostro Paese al Nord Europa”. “Apprezziamo la risolutezza con la quale oggi il ministro Salvini è tornato sull’argomento esprimendo la volontà di accelerare e di creare i presupposti perché questa fondamentale infrastruttura sia realizzata, finalmente e al più presto“, conclude il presidente di Conftrasporto-Confcommercio. (ANSA).
“La riattivazione della società per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina è un passo fondamentale per la realizzazione di quest’opera fondamentale non solo per la Sicilia e la Calabria ma per l’Italia intera”. Lo dichiara il senatore siculo di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese. “L’iter della società è iniziato nel lontano 1971 e ha portato alla sua costituzione nel 1981. Il Ponte è un’opera attesa da decenni e sarà un fatto eccezionale per i benefici che porterà alla nostra Nazione, pertanto un grazie va al governo e al ministro Salvini che hanno nuovamente creduto in questo progetto”. (ANSA).
“Spero che sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto sia la volta buona. Il Mediterraneo, lo sto vedendo con i miei occhi perché governo la Regione che ha il porto di Gioia Tauro, sta diventando sempre più importante. Parliamo di uno spazio dove si scambiano merci in quantità crescenti e in cui acquisteremo sempre di più l’energia nei prossimi anni. È il luogo nel quale si affacciano Paesi di un continente che moltiplicherà la sua popolazione e da cui dovremo importare probabilmente anche manodopera”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “24 Mattino”, su Radio 24. “Il Mediterraneo quindi – ha aggiunto Occhiuto – è davvero strategico, e credo che un’infrastruttura come il Ponte sullo Stretto sarebbe la dimostrazione di quanto il governo voglia investirci. Le regioni del Sud, la Calabria in primo luogo, potrebbero essere veramente l’hub dell’Europa su questo bacino, per questo credo che il Ponte sia strategico”. “Certo – sostiene ancora il presidente Occhiuto – non serve solo il Ponte alla Calabria e alla Sicilia, ma anche altre infrastrutture strategiche. Nella mia regione c’è un’unica strada di collegamento che è l’autostrada, e poi abbiamo soltanto un’altra strada che è definita da trent’anni la strada della morte, una cosa intollerabile in una regione civile”. (ANSA).
“Spero che sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto sia la volta buona. Il Mediterraneo, lo sto vedendo con i miei occhi perché governo la Regione che ha il porto di Gioia Tauro, sta diventando sempre più importante. Parliamo di uno spazio dove si scambiano merci in quantità crescenti e in cui acquisteremo sempre di più l’energia nei prossimi anni. È il luogo nel quale si affacciano Paesi di un continente che moltiplicherà la sua popolazione e da cui dovremo importare probabilmente anche manodopera“. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “24 Mattino”, su Radio 24. “Il Mediterraneo quindi – ha aggiunto Occhiuto – è davvero strategico, e credo che un’infrastruttura come il Ponte sullo Stretto sarebbe la dimostrazione di quanto il governo voglia investirci. Le regioni del Sud, la Calabria in primo luogo, potrebbero essere veramente l’hub dell’Europa su questo bacino, per questo credo che il Ponte sia strategico”. “Certo – sostiene ancora il presidente Occhiuto – non serve solo il Ponte alla Calabria e alla Sicilia, ma anche altre infrastrutture strategiche. Nella mia regione c’è un’unica strada di collegamento che è l’autostrada, e poi abbiamo soltanto un’altra strada che è definita da trent’anni la strada della morte, una cosa intollerabile in una regione civile”. (ANSA).