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Seconda Facoltà di Medicina in Calabria: Catanzaro si oppone e interroga Occhiuto

Nicola Fiorita scrive una lettera indirizzata al presidente della Regione Roberto Occhiuto e ai rettori delle quattro università calabresi

di Chiara Cucinotta

Sembrava un’ottima idea la proposta di aprire una nuova sede della facoltà di Medicina in Calabria, ma ci ha pensato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita a tirare il freno agli entusiasmi dei proponenti, tramite una lettera indirizzata al presidente della Regione Roberto Occhiuto e, per conoscenza, ai rettori delle quattro università calabresi: Magna Graecia, Mediterranea, Unical e Università Dante Alighieri di Reggio Calabria.

Secondo il primo cittadino, infatti, l’ipotesi troverebbe la più netta opposizione da parte delle Istituzioni rappresentative di Catanzaro e della sua Provincia, oltre che quella dell’Università Magna Graecia, secondo cui la nascita di una seconda facoltà di medicina in una regione di meno di due milioni di abitanti, costituirebbe un oggettivo indebolimento di quella esistente che, semmai, deve essere potenziata e autorizzata ad allargare il numero chiuso in ragione della forte carenza di personale medico nei nostri ospedali. Una questione che diventa così tanto accademica quanto politica, e che necessita di essere chiarita all’interno del CORUC, il comitato regionale delle Università calabresi, che vede la presenza autorevole del presidente della Giunta Regionale, oltre quella dei rettori e dei rappresentanti degli studenti.

Solo un pronunciamento equilibrato e pienamente condiviso del presidente della Regione e del CORUC, volto ad una valorizzazione equilibrata dei quattro Atenei calabresi con un’offerta didattica diversificata e coordinata, conclude Fiorita, potrà evitare una sorta di ‘guerra di campanile’ che la Città di Catanzaro e le sue Istituzioni vogliono assolutamente scongiurare. Devono essere evitati dunque atti di prepotenza o di prevaricazione, imposizioni o altre attività che incrinino la leale collaborazione tra Città e tra Università calabresi.

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