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Università: Comune Catanzaro impugna medicina all’Unical

La Giunta di Catanzaro ha deciso di impugnare i decreti di Occhiuto sull'istituzione della Facoltà di Medicina all'Università di Rende

di Sebastiano Plutino
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La Giunta comunale di Catanzaro, presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, ha deciso oggi di impugnare i decreti del commissario ad acta per il rientro del debito della sanità e presidente della Regione Roberto Occhiuto sull’istituzione della facoltà di medicina all’Università della Calabria di Rende. Allo scopo, la Giunta ha nominando, quali procuratori e difensori dell’ente, l’avv. Saverio Molica, dirigente del Settore Avvocatura dell’ente, e l’avv. Crescenzio Santuori. Nella delibera, è scritto che “in ordine al Dca n. 162/2022, le previsioni del programma operativo allegato violano le disposizioni procedurali e di tempistica attuativa di cui alla legge regionale n. 33 del 2021, introducendo azioni non previste e differendo nel tempo la formalizzazione dell’Azienda unica” Dulbecco. Legge, ricorda la Giunta, che “stabilisce che, in conformità alle previsioni del Piano di rientro e in considerazione dell’intesa tra il Commissario e l’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro, l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro debba essere incorporata nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini”. “In particolare – afferma la delibera in merito alle decisioni successive – viene demandata all’adozione di un apposito Dpcm la fusione per incorporazione, al contrario già disciplinata con legge regionale e subordinata alla sola sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Commissario ed il Rettore. Il ritardo della fusione tra le due Aziende, la presunta e non provata nullità del provvedimento di costituzione dell’Azienda Mater Domini, oltre che l’erroneo assunto che l’azienda ‘Dulbecco’ rappresenti una Azienda nuova – è scritto ancora nella delibera – pregiudicano gravemente gli interessi di Catanzaro, che vede dilatare oltremodo i tempi di attuazione della volontà legislativa regionale e nel frattempo assiste al depotenziamento e depauperamento dell’offerta sanitaria territoriale, della propria economia territoriale e delle potenzialità formative-universitarie, a fronte di un coincidente potenziamento del servizio sanitario di altro territorio regionale”. Infine, la Giunta comunale afferma che “sia il Dca n. 197/2022 sia l’allegato protocollo d’intesa tra la Regione e l’Università della Calabria si basano sull’erroneo presupposto della sussistenza e operatività della Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo della Calabria, la cui istituzione al contrario è ancora in essere, non essendo integrati i vari requisiti formali previsti, ivi compreso il parere della regione e del Nucleo di valutazione, dal Decreto Miur del 22.11.2021”. (ANSA).

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