I ricorsi presentati dalle difese dei 17 imputati del processo “Eracle” (celebrato con “rito abbreviato”), del 2017 che portò all’arresto di 15 tra boss e nuove leve, sono stati rigettati dalla Suprema Corte di Cassazione che ha confermato le condanne ai rampolli delle cosche reggine, in particolare quella dei Condello e Stillitano, impadronitisi della gestione dei buttafuori dei lidi sul Lungomare Falcomatà, oltre possedere il totale controllo e gestione sullo spaccio di stupefacenti nel centro città. L’unica eccezione, tra gli imputati, riguarda Basilio Cutrupi, difeso dall’avv. Basilio Pitasi, contro il quale il massimo Organo Giudiziario ha annullato la condanna senza rinvio, riducendola a 2 anni ed 8 mesi di reclusione.
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