Il Giorno del Ricordo, istituito con la Legge 30 marzo 2004 n. 92, che si propone di ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, sarà al centro di due incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca “Pietro De Nava” e lo Spazio Open, patrocinati dal Comune di Reggio Calabria e dalla Società di Studi Fiumani/Archivio Museo Storico di Fiume. Il primo di essi, che si terrà giovedì 9 febbraio alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca avrà per tema la figura di Angelo Adam, Ebreo, Legionario di Fiume, Antifascista, confinato a Ventotene, recluso a Dachau, vittima delle Foibe che nella sua tragica esistenza e morte sintetizza la tragedia e la complessità della storia. Una vita la sua di privazioni e di lotta, prima come legionario nella Fiume di D’Annunzio, utopica e ideale, poi come antifascista e quindi arrestato, incarcerato e confinato. Deportato a Dachau nel dicembre 1943 riesce a sopravvivere e torna nella sua Fiume alla fine del 1945. La città è però occupata dalle truppe di Tito che lo conoscono come tenace autonomista. Egli prende contatto con i partigiani, con i sindacalisti e con gli antifascisti fiumani ma una notte di dicembre, insieme alla moglie Ernesta Stanich viene arrestato. I loro corpi finiscono probabilmente nelle foibe. Giorni dopo sparirà anche la figlia diciasettenne Zulema rea di aver chiesto alla polizia partigiana dove fossero i suoi genitori. I nazisti lo volevano morto perché ebreo e antifascista, gli jugoslavi perché italiano e autonomista. A parlare di Adam sarà il Dott. Fabio Arichetta, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria nonché Responsabile Centro Studi “Rosario Romeo” per la Storia Moderna e Contemporanea di Anassilaos “Rosario Romeo”. Il giorno dopo venerdì 10 febbraio alle ore 17,00 presso lo Spazio Open l’Associazione ricorderà, sempre con l’intervento di Fabio Arichetta, la figura di Norma Cossetto, la studentessa universitaria istriana assassinata dai partigiani di Tito e gettata con altri italiani in una foiba, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, dopo essere stata seviziata e stuprata. Nata il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada, piccolo borgo agricolo dell’entroterra istriano, Norma frequenta nel suo paese la scuola materna e quella elementare, a Gorizia frequenta il liceo classico conseguendo nel 1939 la maturità con ottimi voti.
Alla fine dell’estate si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia, all’Università di Padova, superando brillantemente tutti gli esami. Nel dopoguerra, l’8 maggio 1949, il Rettore dell’Università di Padova, Aldo Ferrabino, su proposta di Concetto Marchesi e del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, le conferisce la laurea ad honorem, specificando che Norma è caduta per la difesa della libertà. Nel 2005 il Presidente Ciampi le conferì la Medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria. La conversazione di Arichetta sarà preceduta da un intervento della Dott.ssa Rosella Crinò, Responsabile Centro Studi “Emanuela Loi” sulla condizione femminile di Anassilaos sul tema “La donna e la guerra/Storie di ordinaria violenza”, una riflessione su quanto le donne, fin dalla Guerra di Troia, raccontata da Omero, alle più recenti vicende della guerra in Ucraina, siano oggetto di violenza.
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