Il ministero dell’Interno ha approvato, finanziandolo, il progetto “No alle truffe: prevenire per non farsi ingannare”, predisposto dal settore Politiche Sociali del Comune di Catanzaro, a valere sui fondi per la prevenzione delle truffe agli anziani e in particolare sul Fondo Unico Giustizia. Ne danno notizia l’assessore al Welfare, Venturino Lazzaro e quella alla Sicurezza, Marinella Giordano. “Sicuramente una buona notizia – commentano i due componenti dell’esecutivo Fiorita – perché il progetto ci consentirà di dare una risposta possibile a un fenomeno assolutamente da non sottovalutare. Gli anziani, soprattutto se soli, sono soggetti vulnerabili per una molteplicità di ragioni, sono pericolosamente esposti a fenomeni che spesso si consumano in pochi minuti, senza che la vittima possa rendersi conto di ciò che gli sta capitando. È vero che alle nostre latitudini è ancora presente una rete informale fatta di amici, parenti, vicini, conoscenti, che costituisce di per sé un buon supporto alla tutela degli anziani ma è altrettanto vero che le attività di monitoraggio che come Comune facciamo abitualmente, ci segnalano che essa ha subìto in tempi recenti un depotenziamento. Ora – concludono Giordano e Lazzaro – grazie al progetto che il ministero ha approvato, potremo invece implementare le attività e gli interventi che già il settore Politiche Sociali svolge e lo faremo anche attraverso la costruzione di un network sul territorio in grado di coinvolgere altri soggetti attivi sul territorio stesso, a cominciare dagli enti del Terzo Settore”. Obiettivo generale del progetto è raggiungere il numero più alto possibile di persone over 65 residenti in città attraverso campagne di sensibilizzazione e prevenzione caratterizzate da una comunicazione semplice, comprensibile, mirata ed efficace. Rendere così gli anziani ma anche i familiari e gli amministratori di sostegno, se presenti, consapevoli del problema e al tempo stesso protagonisti attivi nel contrastarlo, garantendo loro una maggiore vicinanza anche attraverso, se necessaria, la strutturazione di équipe multi professionali che prendano in carico la persona qualora vittima di truffa. “Svariate e articolate – è scritto in una nota – sono le azioni previste per raggiungere l’obiettivo. Sintetizzando: si va dalle campagne di sensibilizzazione richiamate in precedenza alle cosiddette misure di prossimità, in collaborazione con gli enti del Terzo Settore e le forze di polizia. Non mancheranno poi le azioni di ascolto attraverso l’attivazione di un Info Point presso il comando della polizia locale che sarà raggiungibile anche attraverso canale telefonico. Sarà possibile accedere fisicamente al punto di accesso dove gli anziani troveranno, pronti ad ascoltarli e in giorni della settimana prefissati, personale volontario specializzato. Verranno anche attivati sportelli informativi diffusi, dislocati nei quartieri presso circoli, comitati o altri presidi, che avranno aderito alla manifestazione di interesse appositamente predisposta”.
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