Grande successo il 15 febbraio presso l’Istituto Comprensivo “Domenico Cento” dove si è svolto l’incontro tra una rappresentanza del progetto SAI di Gioiosa Ionica e le studentesse e gli studenti delle classi terze.
Pakistan, Bangladesh, Tunisia, Ucraina, queste le nazioni presenti nella sala gremita di giovani curiosi che hanno dimostrato di avere una grande sete di sapere e di conoscere elementi e sfaccettature che non si apprendono facilmente o ascoltando il telegiornale, ma che solo l’incontro diretto, con le persone che vivono queste esperienze in prima persona, può dare.
Si è parlato di confini, di militari armati, di presidenti tiranni, di povertà, di diritti negati e ritrovati, di fame e di sete, di cammini lunghi quindici giorni e delle acque del mare, che troppo spesso si sono trasformate in una tomba. Si è parlato di una notte strana, quella del 23 febbraio, quando la testimone della guerra in Ucraina ha raccontato di aver ricevuto una chiamata, nella quale le veniva detto di prendere i documenti e scappare via, perché stavano per cadere delle bombe.
Si è data voce ad un aspetto raramente considerato, ovvero la sofferenza che si prova nel lasciare i propri affetti e la propria terra, si è parlato di nuove abitudini e nuovi affetti, della solidarietà e dell’apertura della comunità gioiosana che fa sentire tutti a casa propria.
L’associazione Recosol e la Cooperativa Sankara hanno donato ai ragazzi dei segnalibri realizzati artigianalmente dagli ospiti del progetto. Grazie alla disponibilità della Dirigente scolastica Dr.ssa Marilena Cherubino e dei docenti dell’Istituto Domenico Cento gli studenti hanno goduto di questa straordinaria possibilità di andare oltre il velo di un dibattito pubblico sulle migrazioni assolutamente falsato dall’ideologia per conoscere volti, voci e storie di chi vive la terribile condizione di migrante.
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