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Porto delle Grazie protagonista al Festival della Diplomazia

Al festival della Diplomazia anche il Porto delle Grazie, per essere stato invitato a parlare il suo amministratore, il dott. Fabio Filocamo

di Sebastiano Plutino

Al recente Festival della Diplomazia di Roma, si è parlato molto di economia del mare e di sostenibilità.
All’evento centrale della rassegna sul tema, negli splendidi saloni di Palazzo Colonna a Roma, sede nazionale di Confitarma (la Confederazione degli Armatori italiani), era presente anche il Porto delle Grazie, per essere stato invitato a parlare il suo amministratore, il dott. Fabio Filocamo.
L’incontro, tenutosi in lingua inglese, è stato moderato da Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare, Cluster Marittimo Italiano e organizzazione che riunisce tutti gli enti più importanti del settore. Un programma intenso, con tante personalità. Si è discusso di “Rotte Artiche” con Joan Vibe,
Ambasciatore della Norvegia. Di “Riciclo di Imbarcazioni” ha trattato l’Ambasciatore del Bangladesh in Italia, Jasim Uddin, con Fanny Lossy, Direttore per la Sicurezza e l’Ambiente dell’Associazione degli Armatori UE. Si è dialogato poi di “Rifiuti e Decreto Salvamare”, col Direttore Generale di Federpesca, Francesca Biondo, e la Presidente di Marevivo, Rosalba Giugni. Finché, discutendosi di sostenibilità, non si poteva non parlare di “Innovazione Blu”. A discuterne, Fabrizio Quadrini, Professore di tecnologie e sistemi avanzati all’Università Tor Vergata di Roma, e, soprattutto, Fabio Filocamo, che, sul tema, interveniva sia quale manager dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, che di amministratore unico del Porto di Roccella e di già presidente ed amministratore delegato del Porto di Capo d’Orlando. Come noto, in questi anni, i due approdi si sono fatti conoscere per l’approccio visionario e innovativo, fatto di progetti avveniristici, la cui validità è
stata riconosciuta ai massimi livelli nazionali e internazionali, mirando a realizzare novità assolute in Europa e nel mondo, e di altre iniziative pionieristiche, già visibili e messe a terra.
In particolare, il dott. Filocamo ha esposto progetti e soluzioni adottati negli approdi avuti in gestione, con una visione dei porti quale microcosmo ideale per sperimentare e applicare tecnologie innovative. Porti visti come piccole città, con gli stessi problemi e le stesse necessità di soluzioni, intelligenti e sostenibili: un concetto di smart city sull’acqua, per incrementare sicurezza e qualità dei servizi, e proteggere l’ambiente marino e naturale. In questa cornice, si è detto dei progetti Roccella Green Port e Amphysia. Con il primo, già finanziato dal Ministero delle Infrastrutture per oltre dieci milioni di euro, il Porto delle Grazie diverrà infrastruttura energeticamente autonoma, dotata di una sensoristica diffusa per la tutela della sicurezza di persone e ambiente. Il secondo è stato pensato per realizzare, in porto, un ecosistema di innovazione intelligente e sostenibile per l’economia blu: laboratori di ricerca, incubatore e acceleratore di start-up,
officina dei mestieri, fab lab per componenti nautiche e contamination lab. Con la sfida di aumentare drasticamente il livello di infrastrutture, servizi e competenze del distretto. SI è detto poi del progetto, al Porto di Capo d’Orlando, di una stazione sperimentale per le propulsioni a idrogeno in acqua. Mentre, a terra, già circolano minibus per il trasporto di persone da e verso il paese, alimentati da celle a combustibile. Per non dire degli altri dispositivi, robot e droni acquatici, di prossima sperimentazione.
Qualche cenno sui temi e, più in generale, sulla rilevanza del fattore tecnologico nello scenario internazionale, era stato già anticipato nell’ambito di un altro incontro, sulla “Geopolitica dell’Innovazione”, organizzato dalla Fondazione Leonardo e dal Centro Studi Americani; moderato dallo stesso dott. Filocamo, e al quale hanno partecipato Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo, il Public Policy Director di Google Italia, Diego Ciulli ed altri autorevoli ospiti. Di tutti questi temi si riparlerà presto, considerato che il dott. Filocamo è stato invitato a partecipare a un prossimo incontro con gli organi direttivi della Federazione del Mare, per valutare chissà quali altre iniziative possibili. Come scrisse Robert Jungk, il futuro è già cominciato.

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