“Troppo facile fare populismo e dichiarare che la sanità calabrese è un disastro. La collega Amalia Bruni, e lei più di tutti dovrebbe apprezzare gli sforzi che sta compiendo la struttura commissariare guidata dal presidente Roberto Occhiuto, dovrebbe riconoscere che solo a novembre scorso il governatore ha potuto iniziare a programmare la “manovra d’autunno”, quindi una nuova stagione per quella sanità calabrese ridotta in macerie dalle passate amministrazioni regionali e da commissariamenti che hanno prodotto solo tagli ai servizi e bloccato il turnover”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia e presidente della terza commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative Pasqualina Straface.
“Stiamo pagando solo in questi mesi lo scotto e le conseguenze di almeno 15 anni di gestioni discutibili e bisognerebbe apprezzare il coraggio, l’impegno del presidente che sta riprogrammando il servizio sanitario regionale ricostruendolo dalle fondamenta. Troppo facile sparare sulla croce rossa – ribatte Pasqualina Straface – ed affermare che le ambulanze del 118 viaggiano senza medici, quando ormai è noto a tutti che sono stati pubblicati decine di concorsi come quello relativo alla macchina dell’emergenza urgenza, rimessa in moto con selezioni centralizzate che andranno a rimpinguare le graduatorie delle Aziende provinciali di tutta la Regione. Il cammino nuovo è solo all’inizio ed AmaliaBruni dovrebbe gradire gli sforzi della struttura commissariale certificati anche dal Tavolo Adduce. Ad un manager come GiuseppeProfiti deus ex machina di AziendaZero va dato il tempo di lavorare. Peraltro solo tra il dicembre 2021 ed il dicembre 2022 sono state avviate e concluse procedure di concorso per più di 1500 figure professionali consentendo la stabilizzazione di circa mille unità e l’aggiunta a queste di quasi 500 unità aggiuntive. Ed è solo l’inizio di un percorso in crescendo che sta per vedere la partenza delle procedure di reclutamento per il potenziamento dell’emergenza e che, proprio per accelerare i tempi e chiudere entro l’estate, è stato suddiviso sulla struttura amministrativa dell’Asp di Catanzaro per i reclutamenti dell’emergenza intra ospedaliera (pronto soccorso e dea) su quella dell’Asp di Cosenza per l’emergenza territoriale e il 118. Ci aspetteremmo, quindi, non dico delle autocritiche per aver esposto ai danni del commissariamento il sistema sanitario attraverso il falso mito del debito monstre, che tale non si sta rivelando grazie all’operazione di ricostruzione messa in piedi dal presidente Occhiuto, ma almeno a critiche costruttive e non di certo polemiche populiste provenienti da una parte politica che ha contribuito massicciamente a condurre la sanità calabrese nel baratro”.