L’unanimità della Conferenza metropolitana ha espresso parere favorevole al Piano Strategico metropolitano che, adesso, passa al vaglio definitivo del Consiglio. Il disco verde è arrivato da tutti i Comuni presenti, rappresentativi del 77% della popolazione complessiva del comprensorio metropolitano. Soddisfazione è stata espressa dal consigliere delegato alla Pianificazione Strategica, Giuseppe Giordano, che ha salutato «l’apertura di una fase nuova che conduce, consapevolmente, verso l’obiettivo qualificante che punta al consolidamento di una vera e autentica cittadinanza metropolitana».
«Sono grato – ha detto – a tutti coloro i quali hanno suggellato, con la loro presenza e col loro voto, questo percorso. Ringrazio quanti hanno lavorato alacremente ed hanno consentito che questo traguardo vedesse finalmente la luce ed una citazione specifica la riservo al dirigente Pietro Foti, all’intero Ufficio del Piano ed al Rup Nunzio Pannuti. Il parere favorevole della Conferenza segna una tappa significativa di un tragitto che punta ad un orizzonte solido e lontano, che deve essere la chiave di volta per la rinascita del nostro territorio». «La vera sfida – ha continuato Giordano – partirà nelle prossime settimane, quando inizieremo a dare corpo e forma ad uno strumento che vede protagonista l’intera comunità metropolitana».
In apertura della seduta, lo stesso consigliere Giordano aveva illustrato il Piano strategico ai rappresentanti della Conferenza metropolitana parlando di un documento «flessibile, di orizzonte, di orientamento, che mette a fuoco le potenzialità del territorio e individua una visione strategica del presente proiettata al futuro». Un Piano che «nasce da precisi presupposti di metodo, passati da un processo circolare di inclusione e conoscenza integrata». Prima fra tutte la collaborazione con Svimez, il cui direttore nazionale, Luca Bianchi, presentò il testo alla Cabina di regia cui presero parte i maggiori attori sociali, imprenditoriali, sindacali, accademici e datoriali del territorio.
Il consigliere Giuseppe Giordano, nel ringraziare il lavoro prodotto dai Delegati che lo hanno preceduto, Giuseppe Marino e Fabio Scionti, ma anche l’indirizzo politico a suo tempo fornito dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha quindi sottolineato «i momenti di partecipazione che hanno costituito l’ossatura del Piano: dal tavolo di partenariato socio-economico, ai tavoli tematici, alle riunioni con i Comuni nelle cinque macroaree fino ai laboratori territoriali che hanno raggiunto circa 30 mila interazioni sui social».
Sollecitazioni che, secondo il consigliere delegato, «hanno dato un impulso ai principi di identità territoriale, innovazione ed accessibilità che rappresentano il fulcro di un Piano che esprime al massimo lo straordinario potenziale della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la sola in Italia ad avere al suo interno un Parco nazionale, biodiversità e varietà territoriali uniche e preziose».
L’Aspromonte, dunque, che diventa «simbolo d’identità, luogo da esplorare, esaltare, tutelare e proteggere». Ma non solo: «Lo Stretto, la cultura, le tradizioni, le radici grecaniche, il bergamotto, l’entroterra rurale che è testimonianza di un mosaico di popoli che hanno costruito, attraverso un percorso plurisecolare, la Città Metropolitana che viviamo. In tutto questo, si inseriscono i valori dell’accoglienza, le straordinarie ricchezze archeologiche, paesaggistiche e naturali». «Il Piano strategico – ha spiegato Giordano – non fa solo narrazione, ma mette a sistema puntando su innovazione, sostenibilità, accessibilità e riduzione del “digital divide”». Fra le linee guida, poi, «si individuano governance, legalità, sicurezza, cittadinanza, responsabilità e benessere della collettività».
Anche il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, si è detto soddisfatto dell’esito della Conferenza, condividendo l’impostazione fornita da Giordano e riconoscendo come, alla base del Piano strategico, ci sia «un chiaro e netto lavoro di condivisione che ha coinvolto davvero tutti in un processo certosino ed articolato, frutto del percorso tracciato nelle linee mandato e nell’attività svolta dal sindaco Giuseppe Falcomatà che, sul punto, tanto ha costruito insieme agli ex consiglieri delegati Fabio Scionti e Giuseppe Marino».
Al termine della votazione, hanno offerto un contributo i sindaci Pierpaolo Zavettieri, Michele Conia, Sandro Repaci, Francesco Cagliuso e Nino Micari. In conclusione, il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, ha portato all’assise l’esperienza del proprio Comune dopo l’adesione ad Arrical e la convenzione sottoscritta con Sorical.