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Al Castello Aragonese un incontro per riscoprire la comunità ebraica in Calabria

Un'opportunità di studio e ricerca che sarà volta a valorizzare il territorio, incrementando turismo e attività culturali

di Giovanna Triolo

Ieri, 18 aprile, si è tenuta la prima riunione del “Comitato per la valorizzazione della cultura ebraica in Calabria“. Nelle sale del Castello Aragonese, istituito sede ufficiale del Comitato, si sono riuniti il Consigliere comunale delegato, Filippo Quartuccio, il Soprintendente Archeologia e Belle Arti e Paesaggio di Reggio e Vibo, Fabrizio Sudano, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria,Giulia Barrera, il Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, il Presidente Ucei per il Mezzogiorno, Roque Pugliese e Debora Panchassi, direttrice della Danesi Foundation di New York.

I saluti più cari dall’Assessore alla Cultura, Irene Calabrò, dal sindaco f.f. alla Città Metropolitana, Carmelo Versace e dal sindaco della città di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

L’incontro si è aperto in nome della riscoperta delle radici della nostra terra, da sempre conosciuta per aver ospitato tante civiltà che nel corso del tempo hanno lasciato, nella memoria sommersa, importanti elementi culturali. Si tratta infatti di un progetto di ricerca e studio che si propone di far riemergere i resti per cucirli a filo doppio alla comunità regionale.

Data simbolica e carica di significato, il 18, secondo le dichiarazioni del Presidente Ucei, Roque Pugliese, che ha spiegato l’affinità di questo numero con la parola “vita” nella cultura ebraica. Ponendo successivamente l’accento sulla ricerca ha ricordato: “Lo studio non è un’attività sterile ma necessario per creare ricchezza“.

L’Università Mediterranea e la Soprintendenza si sono dette a completa disposizione del gruppo per garantire la massima riuscita dei lavori alfine di far conoscere la storia di Reggio che, a causa delle molte calamità naturali e  delle invasioni, è sempre stata accantonata dagli storici ma, soprattutto, portare gli studenti dei corsi di laurea interessati a lavorare attivamente sul territorio.

Il progetto, però, non si esaurirà solo nella ricerca ma, grazie al lavoro sinergico delle Istituzioni competenti, propone di incanalarsi nel settore economico-turistico per puntare i riflettori sulla Città.

A parlarne l’Assessore Martino: “Oggi si concretizza il contenuto di una Delibera di Giunta, la 106/2020, attraverso la quale il comune si è fatto promotore e capofila di un’iniziativa tesa ad attuare le attività di ricerca rispetto le nostre origini ebraiche. Lo facciamo insieme a tutte le altre Istituzioni Culturali, attivando questa iniziativa che, ci auguriamo, possa sfociare nella costituzione di un piccolo polo mussale dedicato a questa cultura. Siamo convinti che le basi storiche della nostra città possano avere un ruolo importante per la promozione turistica, ci stiamo impegnando su questo fronte affinché ne possa godere la Città nel senso più ampio“.

Entusiasta il consigliere Filippo Quartuccio: “Questo comitato ci consentirà in prima battuta di costituire una fase di studio e ricerca che ci servirà a muovere dei passi ulteriori quali: la realizzazione di un museo della cultura ebraica in Calabria e la promozione e la valorizzazione del territorio calabrese che ospiterà numerose attività in collaborazione con le comunità ebraiche. Questo lavoro è importante poiché sono tanti i comuni metropolitani che ancora oggi sentono molto il legame con questa cultura, si pensi a Bova“. Nel suo intervento, Quartuccio, dopo i saluti istituzionali, ha rivolto un pensiero al sindaco sospeso: “Ringrazio Giuseppe Falcomatà, per la sua lungimiranza nell’accogliere, nel 2020, questo progetto“.

La comunità è in attesa di scavare a fondo nella sua storia, perché il passato possa aiutarci a comprendere meglio il presente e guardare, con un occhio attento, il futuro.

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