Otto condanne fino a 16 anni e 10 mesi di reclusione e tre assoluzioni. Si è chiuso così oggi in primo grado, davanti al Tribunale di Como, il filone con rito ordinario del processo scaturito dal maxi blitz ‘Cavalli di razza’ conto la ‘ndrangheta nel Comasco, coordinato dai pm di Milano Pasquale Addesso e Sara Ombra, Procedimento che nel rito abbreviato ha già portato a 34 condanne per un totale di oltre 200 anni di reclusione, con la pena più alta, 11 anni e 8 mesi, per lo storico boss della ‘ndrangheta in Lombardia Bartolomeo Iaconis. In particolare, a oltre 16 anni oggi è stato condannato Daniele Ficarra, mentre ad Antonio Carlino sono stati inflitti 16 anni, così come ad Alessandro Tagliente, mentre a 14 anni e 10 mesi è stato condannato Massimiliano Ficarra, commercialista e presunta mente economica della cosca di Fino Mornasco (Como). Tra gli imputati assolti Giuseppe Iaconis, figlio di Bartolomeo. A seguito delle indagini della Squadra mobile di Milano e della Gdf di Como i presunti capi e affiliati al clan erano stati fermati il 16 novembre 2021 nella tranche lombarda di una maxi inchiesta, coordinata anche dalle Dda di Reggio Calabria e Firenze. Un’indagine che aveva inflitto un duro colpo alla cosca della ‘ndrangheta dei Molè-Piromalli con oltre cento misure cautelari eseguite in tutta Italia. Dagli atti era emerso anche che Attilio Salerni (condannato in abbreviato a 8 anni) e il fratello Antonio (8 anni e 4 mesi) sarebbero stati gli esecutori materiali “di violenze e minacce nei confronti dei dirigenti” della Spumador Spa, azienda di bevande gassate finita nella morsa dei clan e per la quale era stata disposta l’amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose, poi revocata. (ANSA).
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