Tutti i servizi della salute mentale della Calabria terranno le luci accese per tutta la notte del 3 maggio. Lo ha deciso la sezione calabrese della Società italiana di psichiatria per ricordare la psichiatra Barbara Capovani uccisa da un ex paziente, in concomitanza con le fiaccolate che saranno organizzate in varie città. “È un modo semplice ma significativo – è scritto in una nota – per commemorare una collega morta per il suo lavoro. Si vuole con questo gesto, ‘illuminare’ l’attenzione tra le priorità cliniche e organizzative, quello della sicurezza sul lavoro per gli operatori della salute mentale. Ormai le aggressioni nei confronti dei sanitari sono sempre più frequenti e meritano una riflessione approfondita“. “Non è tollerabile morire sul lavoro e per il lavoro – scrive la Sip Calabria -. La morte della dottoressa Barbara Capovani, come anche della collega Paola Labriola alcuni anni fa, rappresenta una tragedia immensa, profondamente ingiusta, che ha mostrato in modo evidente le criticità e i rischi a cui sono esposti i professionisti della salute, e nello specifico della salute mentale, nel loro lavoro di tutti i giorni“. (ANSA).
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