Esportato in Sardegna il modello della scuola di formazione per docenti che da 28 anni si svolge nella Città Metropolitana di Reggio Calabria con l’obiettivo di guidare i docenti nella progettazione di percorsi formativi aventi come filo conduttore l’astronomia e l’astrofisica.
Promotrice dell’iniziativa è una rete, denominata AstroSardegna, di sei istituti superiori di eccellenza della Sardegna che, sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna, dell’Università di Sassari, della Società Astronomica Italiana e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, a partire da oggi e fino al prossimo 5 maggio 2023, a Sassari, organizza un importante evento residenziale culturale, di innovazione didattica e scientifica, dal titolo “Riflessioni sull’unitarietà delle culture scientifiche ed umanistiche – Il contributo dell’Astronomia e dell’Astrofisica dall’antichità ai giorni nostri”. L’inaugurazione è andata in scena proprio oggi nell’Aula Magna dell’Università di Sassari.
L’organizzazione della scuola, che nei contenuti ripropone l’esperienza della Città Metropolitana, operativamente è stata organizzata dal personale del Planetarium di Reggio Calabria. La Direttrice scientifica Angela Misiano, oltre che relatrice, modererà e gestirà tutta la sessione didattica, mentre alla dott.ssa Marica Canonico, che da sempre si è distinta per l’ottima organizzazione della segreteria, sono stati affidati gli aspetti operativi. La direzione del corso è affidata al Dirigente Tecnico, dottor Fabrizio Floris, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna.
“Un motivo di grande orgoglio per la Città Metropolitana – afferma il Delegato alla Cultura di Palazzo Alvaro – che, assieme alla Società Astronomica Italiana, responsabile scientifica elle attività del Planetarium, da anni è impegnata, attraverso l’attuazione di percorsi didattici a contenuto storico-scientifico, orientati all’inserimento della scienza in un contesto multidisciplinare ricco di ricadute metacognitive, ad approfondire lo studio dei fattori che influenzano l’apprendimento delle discipline scientifiche“.
“Un aspetto certamente degno della massima attenzione da parte delle autorità territoriali – ha concluso Quartuccio – che il lavoro del nostro Planetarium fosse riconosciuto ed apprezzato anche oltre i confini regionali era già noto da tempo, non stupisce certamente il fatto che anche una realtà prestigiosa ed affermata come AstroSardegna abbia scelto il modello applicato a Reggio Calabria per una propria iniziativa. Alla Professoressa Misiano ed a tutto lo staff del Planetarium va il sincero plauso di tutta la comunità metropolitana per questo ennesimo brillante e prestigioso successo“.