«Ho sempre pensato Gerace divisa in quattro macro-aree», ha spiegato Lizzi parlando del centro, dell’area montana, del borgo e dell’area di Merici. «L’impegno – ha spiegato – che avevo immaginato su cinque anni prima che mi venisse revocato l’incarico, ha prodotto risultati straordinari se guardo, per esempio, al progetto portato avanti con la Città Metropolitana rivolto all’ultimazione della piazza davanti la Chiesa, a Merici, dotata di tutti gli arredi urbani necessari e di un parco giochi che la rendesse, finalmente, un punto di ritrovo ed accoglienza. Come dimenticare, poi, la realizzazione dei campi di padel e di calcio comprensivi di ogni servizio possibile. Opere che verranno cantierizzate nell’arco di un mese o poco più. Per non parlare, ancora, del finanziamento da 1,5 milioni di euro per il “Borgo smart”, un progetto che andrà ad incidere sui sottoservizi del centro storico con l’interramento di tutti i cavi. Idee che hanno avuto un’eco internazionale e che hanno spinto l’immagine di Gerace fuori dai confini nazionali». Un passaggio del ragionamento, Rudi Lizzi lo riserva all’aspetto della viabilità con «i 390 mila euro destinati al miglioramento delle strade interne e la scelta di voler intervenire massicciamente nelle aree montane interessate, proprio adesso, da lavori che finiranno entro luglio». Il territorio montano è un altro aspetto tenuto in forte considerazione dall’ex vicesindaco che ricorda «la rifunzionalizzazione, dopo 20 anni, del depuratore». «Risultati concretissimi», li definisce Rudi Lizzi che non nasconde anche quelle che sono state le difficoltà come «il rallentamento dei lavori sulla scuola “Contrada Vene” a causa di un’interdittiva che ha colpito la ditta esecutrice». «Avrei voluto – ha continuato Lizzi – che si spingesse forte sui lavori della chiesa perché il territorio montano necessita di un luogo di culto degno di questo nome e fortemente identitario. E’ un’idea che non mollo e che porterò avanti con tutte le mie forze».
Ma l’elenco delle opere e dei progetti sostenuti da Lizzi è davvero lungo: «Al centro, come detto, ci sono il parco giochi per bambini al Castello e la Ztl. Ma anche l’auditorium in Cittadella Vescovile, i 20 milioni per la Porta del sole, le numerose fiere e l’efficientamento energetico di Palazzo Grimaldi per 145 mila euro». L’attenzione nella parte montana ha riguardato, fra le altre cose, «il contenimento delle frane, l’ammodernamento e l’efficientamento energetico delle case popolari, la Strada Doria per 50 mila euro ed il depuratore Zomino». Quindi, l’area di Merici con «gli interventi di completamento sulla strada Modi Badessa, l’asilo, la strada Cricini e quella dietro la chiesa Azzurria, i 450 mila euro del piano della Città del Mare col campo Padel, la piazza e il parco giochi». Ed ancora: «Il borgo è stato al centro della riqualificazione del convento dei cappuccini per 700 mila euro; di un copioso lavoro di illuminazione dal borgo a San Filippo; del muro del cimitero e del computo di 120 loculi, della progettazione, per 21 mila euro, del tetto della chiesa dello stesso camposanto, fino ai giochi per l’asilo Maroncelli, i 28.500 euro del progetto Sport inclusione sociale e le attrezzature per la scuola, l’avvio del primo lotto del parcheggio meccanizzato, il rifacimento di numerose vie, i 50 mila euro per la strada Barbara-Tre Ulivi e l’ammissione, senza finanziamento, della riqualificazione di Largo piana per altri 700 mila euro». «Ogni area, insomma – ha proseguito Rudi Lizzi – è stata costantemente tenuta in debita considerazione. In qualità di vice sindaco, spesso reggente del Comune, mi sono speso con passione e la chiara volontà di servire la mia comunità che, quotidianamente, riconosce la bontà e l’efficacia della mia azione amministrativa che non si risolve di certo con la revoca dell’incarico, ma che continuerà per il bene di Gerace ed i geracesi». «All’epoca – ha ricordato – il percorso intrapreso era una scommessa nella speranza di poter contribuire ad aprire una nuova stagione politica così da garantire una maggiore attenzione al paese, sacrificando la vita privata cosciente anche dell’altro incarico che mi vede delegato al Consiglio metropolitano. Di questo ringrazio, in primis, una persona che mi ha fatto da guida, offrendomi gli input necessari per arrivare sin qui : il commissario metropolitano di Azione dott. Santo Danilo Suraci, che mi è stato vicino dalla campagna elettorale fino al passaggio in Azione, sfociato poi nella delega assegnatami dal sindaco metropolitano. Non posso non citare, quindi, l’affetto, la stima e il rispetto con cui il sindaco avv. Giuseppe Falcomatà mi ha accolto, prima come consigliere e, poi, nella maggioranza quale consigliere delegato. Così come il facente funzioni, avv . Carmelo Versace, che mi sostiene in ogni problematica che riguarda Gerace, aiutandomi a risolvere ogni questione con lo stesso spirito di un geracese e promuovendo qualsivoglia attività a supporto della nostra comunità».
«A differenza di chi resta chiuso in pensieri piccoli o subordinati – ha incalzato Rudi Lizzi – io ho sempre agito pensando di allargare il più possibile le mie conoscenze, creando rete e facendo parte di un team che potesse aiutarmi nella crescita e nella rinascita di Gerace e di tutto il territorio. Anche il mio ruolo a Palazzo Alvaro, infatti, va considerato come un fattore importante nell’interesse di Gerace che ha un valido punto di riferimento nella massima istituzione territoriale».
Fatti, dunque, che «in un anno e mezzo si sono tradotti, fra le altre cose, nella realizzazione di un Piano di protezione civile, nella pulizia di numerosi valloni, negli oltre dieci attacchi antincendio per i Vigili del Fuoco sparsi su tutto il territorio, nelle manutenzioni e nel rifacimento di lunghi tratti della rete idrica per un risparmio notevole di acqua e la garanzia del servizio a “Campo-Zarioti-Liscio”, nel parcheggio Barbara, nella “Green comunity” ammessa ma ancora non finanziata per 4,3 milioni e nella Sp1 Locri-Gioia Tauro». «Su ognuno di questi interventi – ha concluso Rudi Lizzi – c’è il mio impegno e la mia volontà di far crescere Gerace. E non sarà la revoca di un incarico a distogliermi da un patto che, ad ottobre del 2021, ho firmato con i geracesi».