A quanto apprende la testata Spot and Web, la Procura di Reggio Calabria ha aperto un’indagine sull’omicidio di Vincenzo Barreca avvenuto il 19 marzo 2002 a Bocale (RC) per mano di Vincenzo Ficara inchiesta durata però appena tre mesi. L’indagine contro ignoti (come risulta da alcuni avvisi di chiusura delle indagini recapitati alle parti lese) aperta a seguito delle dichiarazioni del super pentito Filippo Barreca è culminata in una richiesta di archiviazione datata 30 gennaio 2023. Ora le parti lese avranno 30 giorni per presentare opposizione. Tra le persone sentite in qualità di soggetti ‘informati sui fatti’, figura anche il giornalista Klaus Davi che aveva realizzato un’intervista allo storico collaboratore Filippo Barreca pubblicata dalla Gazzetta del Sud in data 3 ottobre 2022 che aveva fatto scalpore (https://reggio.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2022/10/03/reggio-un-omicidio-eccellente-di-ndrangheta-da-riscrivere-i-dubbi-sullomicidio-di-bocale-9bf7fb2e-4989-47a5-941f-469a8c130334/). Nell’intervista in questione Barreca scagionava il killer Vincenzo Ficara (per effetto di una sentenza definitiva della Cassazione dopo una serie di processi) e indicava invece come sicari alcuni esponenti apicali delle cosche di Archi. Barreca confessava anche che in “carcere c’è un innocente (Vincenzo Ficara ndr). Non posso accettare un fatto simile. Ho 74 anni ed è il momento di dire la verità”. Una confessione che però, evidentemente, non ha trovato riscontri.
Klaus Davi, interpellato, ha confermato di essere stato sentito dalla Procura di Reggio Calabria, in merito alla sua inchiesta e in particolare all’intervista all’ex boss, che si è concentrata però soprattutto sui presunti complici di Ficara, tutt’oggi operanti a Bocale e Contrada Zambaldo e riuniti in una ‘Ndrina operante sul posto, secondo il massmediologo. Il giornalista sta dedicando da oltre due anni decine di articoli alle cosche del cosiddetto ‘Triangolo delle Bermude’ ossia Pellaro-Bocale-Lazzaro. In uno degli articoli – sempre relativamente al ‘Triangolo’ – Klaus Davi ha pubblicato un’intervista a un appartenente alla cosca Serraino che svelava il pagamento di una tangente di 300 mila euro a un esponente dei Clan di Archi da parte di un noto imprenditore di Reggio Calabria, tangente di cui però non compare traccia nell’indagine ‘Metameria’ svolta dei Carabinieri. Ma la fonte di Klaus Davi si è detta certa che il pagamento sia avvenuto, convinzione diffusa anche in tutti gli ambienti della mafia reggina che ne parlano come del ‘segreto di Pulcinella’.
Il delitto Barreca resta comunque un mezzo mistero. Non sono mai stati individuati i complici dell’omicidio (almeno 5, secondo Klaus Davi) mentre Vincenzo Ficara ha sempre protestato la propria innocenza in tutti questi anni. Non è escluso a questo punto che i congiunti di Barreca Vincenzo possano opporsi, ma se nessuno parla sarà comunque molto difficile che ci possano essere nuovi colpi di scena.