«Mi auguro che nell’assemblea dell’Anci, che domani sarà chiamata a rinnovare la sua presidenza, possa prevalere una linea unitaria in grado di andare oltre le contrapposizioni politiche e territoriali. Mi sento di condividere, a tal proposito, anche l’appello che – alla vigilia del voto – è arrivato da 13 primi cittadini di importanti centri calabresi che hanno fatto notare, a giusta ragione, la delicatezza di un momento storico nel quale i Comuni sono al centro di importanti sfide. Prima fra tutte quella dell’Autonomia differenziata e dell’attuazione del Pnrr. Per questo ritengo di fondamentale importanza che, dall’organismo di rappresentanza dei Comuni calabresi, possa arrivare un segnale forte e chiaro di unità d’intenti e di valori, per fare finalmente squadra nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi. Personalmente, poi, sarei a favore di una scelta che possa dare dignità ai territori meno rappresentati nelle Istituzioni calabresi, come ad esempio quello Crotonese, che ha la necessità ma anche le qualità per uscire dall’isolamento che storicamente lo caratterizza. Mi auguro davvero possa prevalere il buonsenso e non le logiche muscolari alle quali siamo fin troppo abituati».
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