“Sono particolarmente felice della visita del presidente Rota, che rappresenta la seconda carica politico-istituzionale del Canada. E sono piacevolmente sorpreso e contento che parli l’italiano con la mia stessa inflessione cosentina perché, forse, abbiamo scoperto di avere anche qualche legame parentale”.
Lo ha detto Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha dato oggi il benvenuto in Calabria al presidente della Camera dei Comuni del Canada, Anthony Rota, accogliendolo a Catanzaro nella Cittadella per un confronto istituzionale.
Il presidente Rota è in Calabria dal primo luglio per illustrare il progetto del Pnrr “Il Turismo delle Radici”, su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. “Fuori dalla Calabria – ha aggiunto Occhiuto – ci sono tante storie che riguardano la nostra regione. Il nostro compito è quello di avvicinare queste storie alle loro radici. Toronto, del resto, è la prima città al mondo per numero di calabresi presenti. Con il presidente Rota abbiamo parlato di potenziare l’offerta turistica in Calabria dal punto di vista dei servizi alberghieri e anche di attrare investitori turistici che vogliono costruire strutture alberghiere nella nostra regione. In Canada ci sono tanti imprenditori che hanno storie di successo nelle istituzioni, come quella del presidente Rota, e nelle imprese che potrebbero essere interessati ad avviare attività in Calabria. Partiamo da qui”.
Il presidente Rota ha sottolineato “la straordinarietà della Calabria” ed espresso “grande interesse e disponibilità ad avviare relazioni per creare ogni opportunità di sviluppo del turismo delle radici. È sempre molto importante – ha affermato Rota – sapere da dove veniamo e visitare e vedere di persona di che cosa parlavano, di quello che ci raccontavano i nostri genitori ed i nostri nonni. Scoprire le nostre radici ed avere l’opportunità di ritornare nei luoghi delle proprie origini è fondamentale per tutti i canadesi. Nel nostro Paese esistono molte emigrazioni, con popoli provenienti da tutto il mondo. Io ho sempre detto: prendiamo tutto quello che di meglio il mondo ci può offrire e lo portiamo in Canada”. (ANSA).
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